TREVISO - (pcal) «Sindaco, perché non sei intervenuto?». «Ho pensato che sarebbe stato meglio evitare una possibile querela». E giù un gran sorriso. Lo scambio di battute...
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Daniele Rostirolla (Morgano) è sarcastico: «Sono venuti qui a farci una lezione dicendoci di puntare al pareggio di bilancio. Per il resto nessuna risposta». Francesco Pietrobon (Paese) se ne va scuro in volto: «Non vale nemmeno la pena di parlare, tempo perso». Irritato anche Paolo Galeano (Preganziol): «Sono rimasto deluso dalle risposte. Ritengo Baretta troppo intelligente per non capire la natura delle lamentele dei sindaci. Ci aspettavamo qualche spiraglio sul Patto di stabilità, invece i tempi non sono ancora maturi». Fa eccezione Alberto Cappelletto (San Biagio): «Quello di oggi è solo l'inizio di un percorso. Non posso dire di essere soddisfatto ma ho notato attenzione nel valutare le istanze dei sindaci». Al solito caustico Silvano Piazza (Silea): «Baretta parla facendo discorsi generali, ma in Veneto le regole del gioco cambiano. Qui tutti abbiamo stretto la cinghia fino a non respirare più. Nel 2016 ci potrà anche essere qualche novità positiva, ma il problema è sempre lo stesso: Comuni senza debiti e con soldi non possono spendere; Comuni con debiti e senza soldi vengono invece aiutati da Roma». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino