«Abbiamo semplificato al massimo la migrazione»

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LA RISPOSTA
TREVISO Si tratta soltanto di casi sporadici e momentanei, pur spiacevoli: è questa la linea difensiva di Banca Intesa davanti alla segnalazione dei disservizi nel passaggio dei conti da Veneto Banca. I test e le simulazioni di funzionamento avevano dato esito positivo. Le filiali ieri hanno aperto e hanno garantito tutte le consuete funzioni. La banca rassicura anche sui versamenti da effettuare e da ricevere: Per quanto riguarda i codici Iban - specifica il comunicato - i nuovi codici erano stati già comunicati ai clienti. Intesa Sanpaolo ha comunque adottato automatismi per la gestione del vecchio codice al fine di evitare disagi per la clientela e ampliare il tempo a disposizione della stessa per la comunicazione del nuovo Iban alle proprie controparti; in particolare gli accrediti che perverranno con il vecchio codice saranno automaticamente indirizzati sul nuovo Iban.

IBAN VECCHI E NUOVI

La raccomandazione, comunque, è di comunicare entro trenta giorni il nuovo Iban sia a chi dispone i pagamenti, come il datore di lavoro, sia ai beneficiari, ad esempio la società fornitrice dell'energia elettrica o del gas. Per i conti correnti, come comunicato in una lettera a firma dell'amministratore delegato Carlo Messina, gli ex correntisti delle venete hanno tempo fino al 28 febbraio prossimo per esercitare il diritto di recesso, chiedere cioè di chiudere la propria posizione. Sarà possibile continuare ad utilizzare anche le vecchie tessere bancomat di Veneto Banca e BpVi fino al 31 marzo 2018, benché con alcune limitazioni: in particolare l'importo massimo giornaliero prelevabile allo sportello automatico non può superare i 250 euro. I titolari, comunque, possono già richiedere in filiale la nuova carta Intesa. Le carte di credito, invece, non sono state interessate dalla migrazione informatica, ma pure in questo caso è possibile chiedere la sostituzione. Trasferiti anche i portafogli titoli, anche se con restrizioni per alcuni tipi di fondi comuni di investimento.
M. Zan
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Il Gazzettino