Abbandono scolastico: da salvare 100 studenti l'anno

Abbandono scolastico: da salvare 100 studenti l'anno
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LA FIRMA
TREVISO Un nuovo accordo contro la dispersione scolastica. Sono un centinaio i ragazzi trevigiani che ogni anno faticano a portare a termine la scuola dell'obbligo. Per scongiurare il rischio che si perdano definitivamente, il Cpia Alberto Manzi di Treviso, centro di istruzione per gli adulti, ha stretto un patto ad hoc con le scuole di formazione professionale sparse nella provincia: Lepido Rocco; Enac Veneto, sede dell'istituto Canossiano di Treviso; Engim Veneto; fondazione Opera Monte Grappa di Fonte; scuola edile di Treviso: Enaip-Sfp e Ciofs-Fp di Conegliano; Leonardo Da Vinci; scuola Segra di Castelfranco.

L'OBIETTIVO
L'obiettivo principale è la realizzazione di percorsi integrati che favoriscano l'inserimento e la permanenza dei ragazzi minorenni iscritti ai corsi del Cpia nel mondo della formazione professionale e del lavoro. Tecnicamente, l'accordo punta a contrastare la dispersione scolastica e a promuovere il successo formativo di minori a rischio di marginalità educativa. «I percorsi integrati consentiranno di agevolare il passaggio degli studenti dal centro di istruzione per gli adulti alle scuole di formazione professionale spiega Michela Busatto, dirigente del Cpia di Treviso accompagnandoli passo passo in un percorso professionalizzante».
I DESTINATARI

Si guarda in particolare ai ragazzi tra i 16 e i 17 anni. Giovani che, seppur non ancora maggiorenni, sono già grandi. È in questa fascia d'età che aumenta il rischio di dispersione scolastica. In alcuni casi i ragazzi rinunciano a frequentare i centri di formazione. L'obiettivo dell'accordo è proprio quello di ridurre tali situazioni al minimo. Si tratta di un nuovo impegno per il Cpia di Treviso, che conta qualcosa come 3.500 studenti all'anno. Il numero è flessibile. Ci sono molte variabili in gioco. Il lavoro che si porta avanti dalla sede di via San Pelajo, è prezioso a livello formativo, tra i percorsi di primo livello, primo periodo (l'ex licenza media) e secondo periodo (assolvimento dell'obbligo scolastico), percorsi di secondo livello, informatica e cittadinanza digitale, lingue straniere e italiano per stranieri. «La sottoscrizione del nuovo accordo dedicato ai minori è avvenuta con il pieno accordo di tutte le parti coinvolte conclude Busatto lavoriamo per fare in modo che questi ragazzi non perdano troppo tempo e, soprattutto, per fare in modo che non escano definitivamente dai percorsi scolastici e professionali».
M.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino