A piedi per 1.750 km «In ricordo dei caduti»

A piedi per 1.750 km «In ricordo dei caduti»
VITTORIO VENETOA piedi, da Bolzano alla Sicilia, per ricordare i caduti della Grande Guerra e chiedere il ripristino del 4 novembre a festa nazionale. Con sé, per tutti i 1.750...

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VITTORIO VENETO
A piedi, da Bolzano alla Sicilia, per ricordare i caduti della Grande Guerra e chiedere il ripristino del 4 novembre a festa nazionale. Con sé, per tutti i 1.750 chilometri percorsi in 49 giorni, un tricolore che domenica mattina il romano Pasquale Trabucco, 58 anni già ufficiale dell'esercito, ha consegnato all'assessore al Centenario Barbara De Nardi all'interno della trincea allestita sotto il Quadrilatero. «Ora spiega il protagonista dell'impresa patriottica questa bandiera sarà custodita a Vittorio Veneto dove si concluse, cento anni fa, la Grande Guerra».

L'idea di percorrere a piedi l'Italia era nata nel 2011. «Sono cresciuto con i valori della riconoscenza e con il tricolore, ecco come è nato il mio viaggio» spiega Trabucco che il 19 maggio è partito dal comune di Predoi, il più a nord d'Italia, per poi toccare la punta dello stivalo, Capo Passero in provincia di Siracusa, dove è arrivato l'8 luglio. E domenica, in occasione del Raduno nazionale AssoArma, Trabucco è arrivato a Vittorio Veneto dove, con la consegna del tricolore alla Città della Vittoria, ha chiuso simbolicamente la sua impresa.
Ma a Vittorio Veneto era già stato, nel corso del suo lungo cammino: «Con il mio zaino da 13 chili ricorda - il 27 maggio ero a Vittorio Veneto per il raduno nazionale dei fanti ed ho sfilato con i miei colleghi». Domenica dunque un ritorno. «Non si può dimenticare la nostra storia, non si possono tagliare le nostre radici afferma il tenente con riferimento ai fatti di cento anni fa - La festa del 4 novembre va ripristinata e per questo motivo ho camminato e faticato, ed ho avuto anche molta soddisfazione perché tanta gente concorda con me. Il tricolore consegnato all'assessore De Nardi è stato acquistato al Museo del Tricolore, a Reggio Emilia, ed è stato firmato da tutti i sindaci dei comuni toccati nella mia impresa, Tonon incluso».
Claudia Borsoi
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Il Gazzettino