A Mel i big del Carosello

A Mel i big del Carosello
Calimero e Joe Condor. Chi non ricorda i Caroselli in bianco e nero? La storia dell'animazione italiana sarà incorniciata all'Aplegallery di Mel. Gli autori di famosi spot...

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Calimero e Joe Condor. Chi non ricorda i Caroselli in bianco e nero? La storia dell'animazione italiana sarà incorniciata all'Aplegallery di Mel. Gli autori di famosi spot televisivi sono ospitati, con una cinquantina di opere ed immagini pubblicitarie, nello spazio messo a disposizione da Claudio Rossi nella casa di famiglia di via Tempietto.

Illustrazioni, scenografie e personaggi del cinema d'animazione, dagli anni '60 ad oggi, avranno il taglio del nastro sabato alle 18.30 all'Aplegallery. Libero Gozzini, Michel Fuzelier, Giancarlo Carloni, Giovanni Mulazzani, Tomislav Spikic, Juan Ballestra, Giorgio Valentini, Cinzia Battistel, Antonio Dall'Osso e Adelchi Galloni: sono questi i nomi degli autori che Rosy Tesè, curatrice dell'iniziativa, ha portato nella galleria d'arte.
«Saranno esposti i lavori di scenografia e di animazione creati per le pubblicità e nei cortometraggi - spiega Tezè - quelli del boom economico, quando l'industria pubblicizzava i suoi prodotti attraverso il Carosello in onda tutte le sere sul canale nazionale dal 1957 al 1977».
Rosy Tezè ha lavorato nel settore per un ventennio a Milano: «Negli anni '60 non c'erano agenzie pubblicitarie, l'industria si rivolgeva direttamente a questi studi nati grazie alla fantasia e alla versatilità artistica di alcuni professionisti. Producevamo animazioni della durata di 3 minuti per il Carosello televisivo che rappresentava un formidabile veicolo pubblicitario».
Milano diventa subito la patria di slogan che sono entrati nel linguaggio della gente. È Tezè a ripercorrerne alcuni: il tigre nel motore della Esso (1967) era una creatura di Libero Gozzini. Quello della Fiat Uno, comodosa, sciccosa, risparmiosa, scattosa (1984) con disegni di Forattini, nasce nello Studio Quik Sand. Per Play Boy lavora lo Studio Ink con Gozzini, Carloni, Fuzelier Spikic, Ballestra e Mulazzani.

Ricorda Tezè: «Calimero, Gatto Silvestro, Joe Condor, L'Agostina, quei cartoni li ho colorati tutti usando le varie gradazioni di grigio, perché la tv era in bianco e nero». Dagli studi di Milano non escono solo pubblicità, ma storyboard per le copertine dei gialli di Rizzoli, Mondadori e Bompiani. La mostra allestita alla Aplegallery - che già lo scorso anno aprì le porte ad artisti locali - rimarrà aperta fino al 19 ottobre con il seguente orario: martedì, giovedì e sabato dalle ore 15 alle 18: «Si tratta di un pretesto per raccontare un importantissimo periodo per il cinema d'animazione italiano». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino