A dire la verità non è inusuale. Se uno scorre tutti i decreti che il

A dire la verità non è inusuale. Se uno scorre tutti i decreti che il
A dire la verità non è inusuale. Se uno scorre tutti i decreti che il sindaco ha fatto in due anni riguardo alla Giunta, nota che i cambi, forzati o meno, fra assessori e...

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A dire la verità non è inusuale. Se uno scorre tutti i decreti che il sindaco ha fatto in due anni riguardo alla Giunta, nota che i cambi, forzati o meno, fra assessori e competenze, ci sono sempre stati. Ma la redistribuzione di deleghe effettuata ieri, il cosidetto "rimpastino", ha un sapore diverso. Perché investe una saldatura interna fra la Lega e Forza Italia e ancora più fra Bitonci e Marin che è sempre stata a prova di bomba. Così togliere una delega pesante come la Mobilità a Stefano Grigoletto e una più leggera ma nella quale aveva investito molto la vicesindaco Eleonora Mosco, come Smart city e Innovazione, equivale nel linguaggio politico a dare un segnale. Soprattutto se quest'ultima va ad un altro assessore forzista, Matteo Cavatton, che mariniano non è come i primi due. E non basta la compensazione con il passaggio alla vicesindaco dei Servizi telematici.

Bitonci la mette sul piano tecnico: «Avevo un assessorato diviso in due, la Viabilità la seguiva Botton e la Mobilità Grigoletto, non poteva andare. Senza contare che ha già dei referati molto impegnativi come il Bilancio e i Tributi».
E aggiunge poi: «Dopo due anni ci sono sempre assestamenti da fare». Ma non v'è chi non veda come questa mossa appaia come un allerta all'alleato. Fibrillazioni ce ne sono sempre state in questi mesi, soprattutto sul modo deciso di "comandare" di Bitonci senza consultarsi. L'altro giorno però c'erano due assenze importanti in consiglio comunale, il capogruppo di Fi, Manuel Bianzale e Carlo Pasqualetto. La maggioranza avrebbe potuto risentirne. Botta e risposta? Sentiamo Bianzale. «Guardi, non mi pare un ridimensionamento. Intanto continuiamo a tenere com'è tradizione i rapporti con le categorie economiche grazie al referato al Commercio e Grigoletto si dedicherà al Bilancio dove ha già trovato soluzioni per abbassare le tasse ai padovani. Mentre finora ha già risolto molte criticità nell'ambito della Mobilità. Le assenze? Io faccio il commercialista, luglio per me è un periodo critico. E Pasqualetto era all'esame di stato a Roma per diventare a sua volta dottore commercialista. In maggioranza erano 18 dunque...».
Comunque va detto che Grigoletto nel biennio alla Mobilità si è trovato a gestire il caos della fusione Aps-Busitalia ma oggi la società di trasporto ha un utile di 130 mila euro, il personale può contare su un paracadute di sei anni senza trasferimenti e gli utenti un sistema antiportoghesi negli autobus. Altre iniziative come la corsia bus taxi davanti alla fiera hanno permesso di sciogliere le code in via Tommaseo (e risparmiare il costo di una passerella) mentre il piazzale della stazione è stato riaperto al traffico privato, e i parcheggio si può pagare con un sms, in attesa del piano urbano della Mobilità. Insomma il lavoro è stato fatto.

In definitiva l'assessore Paolo Botton ha la delega alla Mobilità, l'assessore Alain Luciani la delega all'Urp; l'assessore Matteo Cavatton la delega per “Innovazione e Smart City”: l'assessore Eleonora Mosco la delega ai Servizi Informatici e Telematici; l'assessore Marina Buffoni la delega alla “Semplificazione Amministrativa” e la delega “Politiche per la tutela del consumatore”; l'assessore Vera Sodero le deleghe ai “Rapporti con il volontariato” e la delega al “Servizio civile”; l'assessore Stefano Grigoletto la delega alla “Sicurezza sul lavoro e relazioni con le parti sindacali”.
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Il Gazzettino