A Cordenons si aspetta il nullaosta dei vigili

A Cordenons si aspetta il nullaosta dei vigili
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CORDENONS - (m.a.) Quattro falò in tutto il territorio comunale cordenonese e tutti gli amanti della tradizione epifanica in attesa di un responso. Anche nella principale cittadina dell'hinterland pordenonese, infatti, negli ultimi giorni il livello delle polveri sottili ha raggiunto una soglia preoccupante e tutti gli organizzatori dei falò attendono con il fiato sospeso la decisione delle autorità. Spetterà alla polizia locale, guidata dal comandante Luca Busetto, recepire le informazioni elaborate dall'Arpa e comunicare la scelta finale. Al momento, però, stante il miglioramento delle condizioni atmosferiche previsto dagli esperti, i quattro ritrovi cordenonesi sembrano più vicini alla conferma che al taglio. L'evento sul quale si scommette di più è quello che troverà posto in un'area verde inserita nel complesso dell'ex cotonificio Makò: organizzato dalla parrocchia di San Pietro e dal Circolo Noi San Francesco, prevede la partecipazione dei commercianti di Sclavons e per rendere possibile l'accensione del falò è stata necessaria un'autorizzazione da parte della Stu Makò, la società che gestisce l'area. Un blocco d'imperio a causa delle polveri sottili rappresenterebbe la beffa più atroce per gli organizzatori. L'appuntamento è per domani alle 20.30. Alle 20, invece, toccherà al falò di Villa d'Arco, mentre mezz'ora più tardi si accenderà la pira al Pasch. Chiuderà il giro il falò di via Bellasio, non lontano dal confine con Pordenone.

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Il Gazzettino