Una prima buona notizia per i sindaci che, volenti o meno, hanno aperto le porte del proprio territorio all'accoglienza dei richiedenti asilo. Negli ultimi due giorni sono...
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A ottenere il bonus accoglienza anche quelle amministrazioni leghiste che, nonostante le proteste si sono trovate ugualmente nel proprio territorio strutture di accoglienze, anche piccole. A Paese dove il sindaco Francesco Pietrobon, uno di quelli che più di tutti si è opposto all'accoglienza diffusa, ha deciso di fare buon viso a cattivo gioco: «Io non ho ancora visto niente - premette - ma se si parla di 500 euro a profugo ce ne dovrebbero arrivare circa 5mila. Cosa farò? Li prendo, ovvio. Lo Stato già ci depreda in ogni modo, per una volta che ci dà soldi liberi da vincoli non mi faccio sfuggire l'occasione».
A Casier invece, il primo cittadino Miriam Giuriati ha accolto il bonifico arrivato da Roma con spirito del tutto diverso. In cassa sono entrati 131mila euro. E a fine mese, martedì 28 marzo, convocherà un'assemblea pubblica per dare l'annuncio ufficiale dell'arrivo di questi soldi e raccoglierà le proposte dei cittadini su come utilizzarli. Una sorta di programmazione partecipata : «È un primo riconoscimento di quanto fatto dal territorio e dai suoi abitanti in tema di accoglienza - dice - con particolare riferimento al centro straordinario allestito dal 17 luglio 2015 alla ex caserma Serena».
A Treviso invece è arrivata la fetta più corposa di tutti: 450mila euro. E il sindaco Giovanni Manildo annuncia: «Questi soldi verranno destinati tutti alla nostra comunità e in particolare per realizzare degli interventi che contribuiranno al miglioramento dell'illuminazione e della sicurezza di alcune aree della nostra città. Un giusto riconoscimento per il lavoro che il nostro Comune svolge e per i nostri cittadini».
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Il Gazzettino