«Operazioni di pulizia su tutto il territorio»

«Operazioni di pulizia su tutto il territorio»
Le operazioni "alto impatto" con decine di agenti e militari nelle zone più degradate saranno presto ancora più incisive. Lo dice con orgoglio il sindaco Luigi Brugnaro dopo...

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Le operazioni "alto impatto" con decine di agenti e militari nelle zone più degradate saranno presto ancora più incisive. Lo dice con orgoglio il sindaco Luigi Brugnaro dopo aver parlato direttamente con il ministro Alfano e con il capo della Polizia Alessandro Pansa.

«Il Governo ci dà la possibilità, coordinandoci con il prefetto, di fare singole operazioni localizzate e in giornata - racconta - con 100-150 uomini tutti assieme. Penso ai parchi di Mestre, a certe zone di Marghera e anche ai Comuni attorno a Venezia nelle zone degradate. Ci sono molte persone che delinquono e che rendono poco sicure le nostre strade: questi sono come i colombi, che si spostano. Devono capire che vogliamo presidiare la città. La gente deve sapere che c'è uno Stato che funziona».
L'aver fatto arrivare tutti assieme a Venezia il ministro dell'Interno con il suo Capo di gabinetto, il comandante generale dei Carabinieri, il Capo della Polizia, il comandante nella Guardia di finanza del Nordest assieme ai sette prefetti del Veneto è sicuramente un segnale del credito che attualmente egli gode a Roma.
«Ho spiegato al Governo - prosegue - che a Mestre e Marghera c'era indubbiamente un segnale di degrado forte. La rotta che i cittadini hanno chiesto con le ultime elezioni è cambiata: le persone che delinquono e che disturbano gli altri e anche che sporcano la città non le tolleriamo più. La risposta del ministro mi ha rinfrancato: ora speriamo di poter dimostrare che Venezia è a disposizione del Governo per il rilancio dell'Italia. Come? Ne ho parlato anche a Confindustria: la legalità è un modo per rilanciare la nostra manifattura. Il Made in Italy funziona se in un luogo come Venezia, dove viene il mondo, si trova l'originale».
Brugnaro sembra avere ben chiaro come usare i rinforzi: «Con la polizia locale nostra, armata e addestrata, presidiamo le zone nevralgiche della città. I militari del "progetto strade sicure" sono 30 in più e possiamo metterli a Mestre e Marghera. È una presenza che ci conforta e ci aiuta. I 10 agenti Polfer potrebbero compiere operazioni al Piraghetto, via Piave, nella zona dei binari dove spesso ci siamo accorti che ci sono molti malintenzionati».
Nessun allarme sul fronte del terrorismo.
«La situazione non è allarmante, non abbiamo segnali di pericolo. Venezia, lo confermo, è una città sicura. Anzi, tra le più sicure al mondo. Prima degli attentati di parigi avevamo già un piano antiterrorismo predisposto per il Giubileo. Per Natale, Capodanno e Carnevale saranno rafforzate le verifiche: davanti alla piazza ci saranno punti di controllo con metal detector. Controlli su segnalazione di sospetti, non controlli di massa e lo stesso faremo con i musei, almeno i più importanti. Chi non sappiamo chi è lo identificheremo, che siano maschere o, se necessario, anche donne con il velo integrale. Con tutte le discrezioni richieste».
Dopo Carnevale sarà fatto un primo bilancio di queste nuove attività.

«Sarà il momento per verificare l'esigenza di introdurre norme di legge, anche spicciole, per tenere in galera almeno un giorno le persone che vengono prese in flagranza di reato. Nulla di clamoroso - conclude - ma occorre dare l'esempio. Non è possibile che il ladro esca dalla caserma prima dei carabinieri».
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Il Gazzettino