«Isis, cancro da sconfiggere» I moderati ora alzano la voce

«Isis, cancro da sconfiggere» I moderati ora alzano la voce
SPINEA - Il primo messaggio di pace è affidato ai cartelloni, sollevati dagli esponenti delle comunità islamiche del Miranese. "Isis, cancro da sconfiggere", "La nostra unità,...

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SPINEA - Il primo messaggio di pace è affidato ai cartelloni, sollevati dagli esponenti delle comunità islamiche del Miranese. "Isis, cancro da sconfiggere", "La nostra unità, oggi, è una sconfitta per il terrorismo", "Islam è pace". C'è anche una risposta a un discusso titolo del dopo-attentati di Parigi: "Sono musulmano - recita -, non sono né terrorista né bastardo".

Si apre così, davanti al municipio di Spinea, il sit-in «per sconfiggere la paura». Le prime parole sono del sindaco Silvano Checchin: «Siamo qui per non dimenticare. Perché il terrorismo e la follia distruttiva si possono fermare con la ragione e la forza del cuore. Loro vogliono impaurirci ma noi siamo qui proprio per dire che non abbiamo paura, e che scegliamo la strada dell'incontro e della conoscenza». Molto applaudito, dalle circa 300 persone radunate a Spinea, anche il discorso di don Paolo Slompo, in rappresentanza della comunità cristiana: «A un mondo di paura e diffidenza non ci stiamo. I nostri figli hanno compagni di banco e amici cristiani, musulmani e anche buddisti. Nei nostri campetti giocano tutti insieme. Non dobbiamo cedere alla paura e alla diffidenza: i musulmani, che vivono tra noi da anni, sono vittime come noi degli atti criminali».
Il segretario del centro culturale islamico Salam legge il messaggio dell'imam di Spinea, assente per problemi familiari: «Condanno il massacro che si ripete in tutto il mondo e che ci ha spezzato il cuore. La nostra religione ripudia la violenza e questi sedicenti islamici calpestano gli insegnamenti del nostro Profeta, dimostrando la loro ignoranza e la malvagità. È nostro dovere consolidare l'unità contro chi vuole arrecare danno all'umanità intera». Dopo la lettera dei rappresentanti della comunità ebraica e l'intervento di Marco Cazzaniga di Emergency, tutti i bambini si mettono in fila per firmare le bandiere della pace. Poi, uno alla volta, accendono decine di candele e le appoggiano sulla fontana, in segno di pace. L'iniziativa, sostenuta da decine di associazioni, è del Comune di Spinea, in collaborazione con il centro culturale islamico Salam, l'associazione marocchina per la pace, le parrocchie di S. Bertilla e dei Santi Vito e Modesto, il Cism Spinea, Emergency e Libera del Miranese. (((fusarom)))

Melody Fusaro

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Il Gazzettino