MESTRE - Il futuro artistico di Mestre? Deve essere rivolto all'arte contemporanea per staccarsi dal cordone ombelicale di Venezia. Ad affermare il concetto, affascinante quanto...
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«La mia forza è questa, la visione generale e articolata e completa dell'arte - ha detto -. La mia ambizione è che la fondazione abbia la leadership in città seguendo quelle che per me sono le quattro gambe su cui si deve fondare una realtà come quella che dirigo: manutenzione e restauro, studio, formazione e valorizzazione del patrimonio».
Se a Venezia le mostre, secondo Belli, sono un valore aggiunto che consente un aumento costante e continuo di visitatori anche nei musei, a Mestre serve un lavoro diverso. «L'M9 sarà un successo, ne sono convinta perché ha preso una strada così specifica e particolare e diversa rispetto a Venezia e la gente sarà incuriosita a vederlo. Offre l'idea di museo tecnologico e della tecnologia industriale e sull'identità mestrina, sarà nuovo dal punto di vista del progetto museo grafico e questa sarà la ragione per cui i mestrini saranno soddisfatti. Mestre con l'M9 avrà qualcosa che Venezia non ha. Per il futuro la strada è poi quella dell'arte contemporanea. Mestre è la città del futuro, Venezia è patrimonio. Il museo civico del futuro potrà quindi trovare spazio in terraferma».
Raffaele Rosa
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Il Gazzettino