Infermiere "made in Polesine" per il blues di Zucchero a Domenica In

Le due infermiere con Zucchero durante la due giorni passata a Pontremoli
LENDINARA -  C’era anche un po’ di Polesine in occasione della diretta di “Domenica In” che ha visto Zucchero Fornaciari cantare e raccontare la...

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LENDINARA -  C’era anche un po’ di Polesine in occasione della diretta di “Domenica In” che ha visto Zucchero Fornaciari cantare e raccontare la sua vita alla conduttrice veneziana Mara Venier. Due infermiere del poliambulatorio Sant’Anna di Lendinara sono state chiamate nel quartier generale di uno dei cantanti italiani più conosciuti al mondo, per eseguire i tamponi prima del live su Rai 1. Si tratta di Monia Marcomin e Roberta Teotto che hanno vissuto un’esperienza particolare.


LA CHIAMATA
«Tutto è nato da un’amica che lavora per Zucchero - racconta Monia Marcomin che è al Sant’Anna dal 1995 - lei ci ha coinvolte nel gruppo di fiducia. Avevamo già eseguito tamponi per ditte private, mai avrei pensato di trovarmi al cospetto di Zucchero. Lui e il suo staff dovevano essere controllati in prossimità della diretta. Zucchero ha preferito che musicisti, tecnici e quelli che collaborano nella sua tenuta fossero sicuri di essere negativi. Cosa che poi è successa. Ci siamo sempre tenuti la mascherina, se non quando i musicisti hanno suonato. È stata una bela esperienza».
Marcomin è ancora incredula. «Siamo partite sabato nel primo pomeriggio e dopo circa tre ore di auto, siamo arrivate a una trentina di chilometri da La Spezia. Il Pontremoli Louisiana Soul è un posto fantastico. Siamo arrivate in un paesino deserto, con tutto chiuso, immerso nella natura. Abbiamo tamponato circa 35-40 persone. Ci è stata messa a disposizione una dependance. Sia a cena che a pranzo abbiamo mangiato a buffet con prodotti della fattoria di Zucchero: olio, vino, burro, formaggi e salumi. C’è stato un bellissimo rapporto di accoglienza e ospitalità. Abbiamo potuto prendere parte anche alla diretta Rai e assistito alle prove, con il camino acceso a forma di zucca. Un ambiente caldo e accogliente. Ci hanno omaggiato con del vino. Loro tra dirette e altre cose, si considerano fortunati, in quanto continuano a lavorare con artisti come Sting e Bocelli, pur avendo cancellato i concerti».

A Pontremoli Zucchero vent’anni fa ha acquistato un mulino, tra ulivi e vigneti. Il famoso bluesman accoglie qui i suoi ospiti, avendo anche una sala della musica. «Ci siamo congedate da lui con la speranza di poterci vedere presto all’Arena di Verona non per i tamponi, ma per ascoltare la sua musica. Zucchero è semplice e umile, ci ha fatte sentire a casa nostra. Ha raccontato di aver passato momenti bui, legati alla sua scelta di fare blues, difficile da far capire al pubblico italiano».
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Il Gazzettino