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CHIOGGIA (VENEZIA) - La Ztl che non parte mai, fa altre vittime. Nel senso degli automobilisti che si trovano ad essere multati perché, pur essendo in regola con la "vecchia" normativa, per l'accesso e la sosta in centro storico, credono che valga quella "nuova", Ma si sbagliano. A segnalare il paradosso è lo stesso comandante della polizia locale, Michele Tiozzo, che richiama l'attenzione sull'equivoco che si è creato con il continuo rinvio dell'entrata in funzione della Ztl elettronica, ossia quella, identica all'attuale per estensione, ma sorvegliata dalle telecamere, a causa della carenza di personale della polizia locale.
LA VICENDA
Come noto la Ztl doveva partire a gennaio, con almeno un mese di "sperimentazione" (telecamere accese ma niente sanzioni), poi c'è stato il rinvio all'1 marzo, poi all'1 maggio e, da ultimo, la dichiarazione del sindaco Armelao che "prima" doveva essere attivato il parcheggio scambiatore a Borgo San Giovanni e l'incertezza temprale di questa operazione (da definire insieme all'Autorità portuale che dovrebbe "prestare" un'area a Val da Rio per i bus attualmente in deposito a Borgo San Giovanni) farebbe slittare anche la Ztl.
Nel frattempo, però, gli aventi diritto si stanno iscrivendo alla lista di coloro che possono transitare e sostare in Ztl, vuoi perché ci abitano, ci lavorano o vuoi perché hanno particolari esigenze.
Per cui chi, sapendo di averne diritto e avendo pagato i 15 euro, entra in Ztl e mette la macchina in calle, senza esporre il cartellino cartaceo, prende la multa, perché l'esposizione di detto cartellino è obbligatoria. Insomma, non basta averlo, bisogna mostrarlo. "Ma come?", dirà qualcuno, "non dovevano fare tutto le telecamere?". Certo, se fossero accese con la Ztl attivata, ma ora la transizione è in mezzo al guado e occorre rispettare anche la "vecchia" regola. Equivoci analoghi si sono già verificati con il "terzo turno", ovvero il controllo, in centro storico, dalle 20 all'una di notte, anticipato di due settimane rispetto agli anni scorsi e sottovalutato dai residenti proprio perché gli scarsi controlli durante il giorno (ovvero i turni normali) fanno pensare che la notte sia ancor più "tranquilla". Ad evitare (o a ridimensionare) tutto questo, probabilmente sarebbe bastata l'attivazione delle telecamere in fase "sperimentale" che non avrebbe penalizzato nessuno ma avrebbe indotto tutti gli interessati a porre più attenzione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino