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TREVISO - Se il primo quinquennio è servito a studiare e pianificare, il secondo mandato, appena inaugurato, sarà quello in cui mettere a terra gli interventi. Il sindaco Mario Conte assicura: «Vogliamo una città meno inquinata, con meno auto e più pedoni e più biciclette. La pedonalizzazione è sempre stata ai primi punti del nostro programma, l'obiettivo è aumentare di una bella percentuale le ztl». E ora è arrivato il momento di concretizzare. A partire ad esempio da un'area da tempo al centro di una discussione sul tema come piazza Duomo.
L'OBIETTIVO
La volontà è di eliminare non solo le vetture in sosta accanto alla cattedrale, ma deviare pure quelle che vi transitano davanti, comprendendo di fatto la piazza nella zona pedonale già vigente in Calmaggiore. Nelle prossime settimane, rivela il primo cittadino, si terrà una riunione al riguardo tra i tre principali "residenti" del luogo, ovvero il sindaco stesso a nome della città, la Curia e la famiglia Benetton, che negli anni ha acquisito e restaurato l'intero complesso dell'ex Tribunale e dell'ex Intendenza di Finanza. Non sarà l'unica area dove il traffico veicolare verrà vietato e fortemente contingentato. Ca' Sugana pensa a un'impostazione simile anche per la vicina via Roggia e stessa cosa si sta valutando anche per via San Michele. «Ma stiamo valutando anche altri quadranti meramente residenziali, dove, quindi, la circolazione delle autovetture non ha davvero senso», sottolinea Conte.
LO STUDIO
Il dossier mobilità, che proprio Conte ha fortemente voluto confermare nelle mani dell'assessore Andrea De Checchi, prevede, innanzitutto, la redistribuzione dei posteggi. Confermati quindi i progetti dei fast-park nell'area nei pressi dello stadio Tenni e via Dandolo. Senza dimenticare il progetto del park sotterraneo in piazza Vittoria, sul quale, a breve, cominceranno i primi incontri tecnici. Soltanto poi si procederà a "liberare" vie e piazze per pedoni e ciclisti. O anche semplicemente per rendere più fluido e sicuro il transito, oggi complicato dagli stalli a filo strada. E' il caso, ad esempio, di via Manzoni o via Santa Margherita, destinate ad essere inglobate nelle nuove zone a traffico limitato. «Per via Santa Margherita, in realtà - precisa il responsabile del Municipio - è già stata adottata un'ordinanza per rimuovere i parcheggi ed estendere i plateatici dei pubblici esercizi. Finora non è stata attuata a causa degli spazi necessari ad un vicino cantiere. Non appena questo sarà terminato, questione ormai di qualche mese, il provvedimento diventerà operativo».
A PEDALI
L'amministrazione punta molto su una Treviso più a misura di bicicletta. In programma ci sono 15 chilometri di nuove piste ciclabili. In primis, il completamento del secondo stralcio del percorso lungo via Castagnole, per il quale il Comune ha da poco ricevuto il finanziamento. Per rispondere alle esigenze di chi usa le due ruote a pedali per muoversi in città (il successo di adesioni al Bike to work, la app per premiare chi va al lavoro in bici «ci conferma come la direzione sia giusta») serve anche una serie di servizi collegati. Ecco allora non solo nuove rastrelliere, ma pure tre nuove bike station recintate e, anche in centro, apposite aree di sosta per i cicli videosorvegliate, con, tra l'altro, un apposito sistema per consentire al proprietario di controllare il proprio mezzo direttamente dallo smartphone. «In modo da arginare lo spiacevole fenomeno dei furti, un problema ahimè diffuso in tutta Italia, non solo a Treviso, ma che qui vogliamo affrontare con decisione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino