Zorzato striglia il consiglio regionale: «I testi "dormono", fate le leggi»

Marino Zorzato
VENEZIA - «Sarebbe il caso di trasformare le chiacchiere in fatti. O vogliamo terminare la legislatura solo con tante belle parole?». Marino Zorzato, vicepresidente della...

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VENEZIA - «Sarebbe il caso di trasformare le chiacchiere in fatti. O vogliamo terminare la legislatura solo con tante belle parole?». Marino Zorzato, vicepresidente della giunta regionale, assessore con varie deleghe tra cui l’Urbanistica, nonché leader del Nuovo centrodestra in Veneto, stavolta non le manda a dire. Anzi, si è pure deciso a metterlo per iscritto: «Manderò due righe». Zorzato ce l’ha con il consiglio regionale, per la precisione con la seconda commissione consiliare nei cui cassetti giace, da mesi, il disegno di legge della giunta sul tema del contenimento dell’uso del suolo. E lo stesso dicasi per il Piano casa.




Vicepresidente, sta dicendo che a Palazzo Ferro Fini hanno insabbiato le sue proposte legislative? «Io so che la giunta ha fatto la sua parte - dice Zorzato - C’è un disegno di legge sul contenimento dell’uso del suolo che ho illustrato io e che è stato mandato, come di consueto, a Palazzo Ferro Fini. Ecco, il testo è là che dorme. Tra l’altro non c’è solo la mia proposta di legge, ce n’è anche una del Partito democratico, ma la sinistra da quanto mi risulta manco sollecita il tema. Quello che non posso accettare è che ci si riempia la bocca di bei proclami, tante considerazioni ogni volta che piove a dirotto o che capitano tragedie com’è successo a Refrontolo quest’estate. Ma allora, dico, perché non facciamo la legge? Non vorrei che finisse la legislatura lasciando i provvedimenti nei cassetti. Io vorrei che le chiacchiere venissero trasformate in fatti».



Stessa sorte sta capitando al Piano casa. Il provvedimento normativo preparato da Zorzato recepisce non solo le osservazioni dell’Associazione dei Comuni veneti, ma anche le obiezioni formulate dal Governo che infatti ha impugnato l’ultimo Piano Casa. «Il Piano Casa è comunque efficace, abbiamo fatto anche una circolare interpretativa - dice il vicepresidente della Regione - Ma è chiaro che è meglio intervenire con una modifica normativa. Ma anche quest’ultima proposta di legge è lì al Ferro Fini che giace in seconda commissione consiliare».



Di qui la decisione di Zorzato: «Manderò una lettera chiedendo che i due provvedimenti vengano affrontati in commissione. Possono fare tutte le modifiche che vogliono, ma almeno si cominci a valutare i testi. Ci sarebbero anche la legge sulla Cultura e le risposte alle osservazioni al Ptrc (Piano territoriale regionale di coordinamento), ma almeno si intervenga subito su consumo del suolo e Piano casa». Zorzato è convinto: «Serve uno sprint di fine mandato per fare le cose che servono ai veneti».



In realtà, il consiglio regionale dovrebbe riunirsi tutte le settimane per riuscire a vagliare e approvare almeno le proposte di legge più importanti che tuttora si trovano nelle commissioni. Dopo essere stato chiuso tutta la scorsa settimana, Palazzo Ferro Fini ha riaperto lunedì i battenti. Ma l’attività istituzionale deve ancora riprendere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino