Zona gialla, primo weekend con ristoranti aperti e musei chiusi: ecco cosa si può e non si può fare

È appena iniziato il primo fine settimana in zona gialla per (quasi) tutta l'Italia. Solo 5 Regioni infatti (Umbria, Puglia, Sicilia e provincia di Bolzano con la...

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È appena iniziato il primo fine settimana in zona gialla per (quasi) tutta l'Italia. Solo 5 Regioni infatti (Umbria, Puglia, Sicilia e provincia di Bolzano con la Saredegna pronta a cambiare da lunedì) si trovano ancora nella fascia di rischio intermedia. Tuttavia, come più volte ribadito, non si tratta di un liberi tutti. Anzi, oggi e domani, sabato 6 e domenica 7, bisogna fare i conti con tutte le limitazioni imposte dal Dpcm del 16 gennaio. 

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CHIUSURE E APERTURE


Ad esempio vige ancora il divieto assoluto di spostamenti tra regioni, anche se gialle. Sono escluse però ovviamente escluse le seconde case, come i rientri presso la propria residenza o altri eventuali motivi di necessità (studio, lavoro o salute). Non solo, resteranno chiusi per due giorni anche musei e mostre. La loro riapertura in zona gialla è infatti valida solo dal lunedì al venerdì.  Allo stesso modo fino al 5 marzo 2021 - data di scadenza dell'ultimo Dpcm - nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi i negozi presenti all'interno dei mercati e, soprattutto, dei centri commerciali. Questi infatti, nei weekend devono tenere le serrande abbassate, fatta eccezioni per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari o di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. Non cambia invece nulla per bar e ristoranti che restano aperti fino alle ore 18. È quindi consentito spostarsi liberamente all'interno della propria regione (da tenere a mente che è ancora in vigore il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del mattino) oppure praticare sport all'aperto individualmente (sono invece ancora chiusi palestre e piscine). 

 

 

RESTRIZIONI LOCALI


Dopo le scene di assembramenti viste un po' in tutta la Penisola in quest'ultima settimana sono molte le città che hanno deciso di adottare provvedienti restrittivi ad hoc: da Milano a Firenze, fino a Bologna e soprattutto a Roma. Nella Capitale infatti, per evitare resse soprattutto nella zona centrale, sono stati predisposti corridoi con delimitazioni a Piazza del Popolo in modo da rendere più fluido il transito delle persone ed evitare stazionamenti. E controlli ci saranno anche al Pincio, a Via del Corso (divisa in settori) o nelle stazioni metro Spagna e Flaminio (pronte ad essere chiuse in caso di necessità). In generale tutte le zone della movida capitolina saranno tenute sotto controllo: da Trastevere all'Eur, da San Lorenzo a Ponte Milvio, dal Pigneto alla zona universitaria di piazza Bologna. Osservato speciale sarà anche il lungomare di Ostia.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino