Zona gialla confermata per Veneto e Friuli VG, in arancione Emilia, Campania e Molise; Umbria e Bolzano rosse

 Emilia Romagna, Campania e Molise in zona arancione. Il Veneto, come anticipato dal governatore Luca Zaia, resta giallo così come il Friuli VG: il ministro...

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 Emilia Romagna, Campania e Molise in zona arancione. Il Veneto, come anticipato dal governatore Luca Zaia, resta giallo così come il Friuli VG: il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firma una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio

Sono, dunque, tre le regioni che   passano dal giallo all'arancione in base ai dati del monitoraggio settimanale che sarà presentato oggi. Iss   chiede di «mantenere drastica la riduzione dei contatti e mobilità». Questo quanto rileva la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute: «Si ribadisce, anche alla luce della conferma della circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità».

La Provincia Autonoma di Bolzano e l'Umbria, invece, dovrebbero passare al rosso anche se in parte già lo erano con ordinanze regionali. La decisone sarà presa dal ministro Speranza nelle prossime ore alla luce delle ultime valutazioni della cabina di regia e del Comitato tecnico scientifico.

 

Zaia: «Presumo Veneto resti giallo»

 

«Abbiamo indicatori che ci dicono che resteremo in zona gialla». Lo pronostica il Presidente del Veneto Luca Zaia. «Da noi il rischio è basso ma ormai siamo circondati da regioni che stanno peggio di noi - conclude . Quindi il mio pronotestico è prudenziale».

 

Bonaccini: «Valutare restrizioni omogenee»

 

«Credo che con l'arrivo delle varianti serva una valutazione diversa, sarebbe il caso di discutere fra governo e regioni, ne ho già parlato con i ministri Gelmini e Speranza, per capire se non valga la pena una restrizione omogenea di qualche settimana. Mi chiedo se questo saliscendi, con il cambio di colore delle regioni, alla luce delle varianti, non abbia qualche pecca che si può risolvere». Lo dice Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni a Sky Tg24.

 

Scarica il report settimanale dell'Iss

 

 

 

Iss: «Rt sopra a 1 in dieci regioni»

 

Covid, l'allarme dell'Istituto superiore di sanità (Iss): «Incidenza in crescita, Rt a 0.99». Nel periodo 27 gennaio-9 febbraio, infatti, l'indice di contagio medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0.99 (range 0.95- 1.07), in crescita rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore che comprende l'uno. 

Sono 10 le Regioni e le Province autonome che hanno un Rt puntuale maggiore di 1, di cui 9 anche nel limite inferiore, compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente. Una regione, l'Umbria, ha un livello di rischio alto. Sono 12, rispetto alle 10 della settimana precedente, le regioni a rischio moderato (di cui 6 ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 8 a rischio basso.

 

Cresce l'incidenza dei casi: 135 per 100 mila abitanti

 

L'incidenza dei casi Covid in Italia a livello nazionale nella settimana di monitoraggio cresce rispetto alla settimana precedente: 135,46 per 100.000 abitanti (8-14 febbraio) contro 133,13 per 100.000 abitanti del periodo 1-7 febbraio (dati flusso ISS), «lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti». Così l'Istituto superiore di Sanità in una nota sui numeri principali dell'epidemia emersi dal monitoraggio settimanale Iss.

 

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Iss: «Peggiora il livello generale del rischio epidemico»

 

Si confermano per la terza settimana segnali di tendenza ad un «graduale incremento nell'evoluzione epidemiologica» e si osserva un «peggioramento nel livello generale del rischio». Ciò richiede misure di mitigazione nazionali e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione. Lo rileva la bozza di monitoraggio Iss-ministero della Salute. Un «nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l'incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per COVID-19».

 

Iss: «Mantenere drastica riduzione dei contatti e mobilità»

 

«Si ribadisce, anche alla luce della conferma della circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità». Lo rileva la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

 

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Il Gazzettino