PORDENONE - Se non fosse veramente accaduta sembrerebbe una di quelle storie raccontate nei film di Totò, dove il simpatico truffatore diventava il protagonista di una gag...
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Al centro della storia tutta pordenonese c'è una zingara, vestita come si confà a chi legge la mano per svelare il futuro: gonna lunga a balze, camicia a fiori, fazzoletto attorno al capo e una capacità di persuasione da far invidia a un ipnotista. Punta la ragazza, perfettamente consapevole che una ventenne vive i dubbi e i malesseri tipici di quell'età e darebbe chissà che cosa per sapere se la storia d'amore funzionerà, se troverà un lavoro. Se vuoi ti leggo la mano, bella, le dice. Ma la giovane di Zoppola è restia. La zingara non demorde, sa che cederà. Comincia a chiacchierare e la convince. Devo recitare una formula magica, i cui benefici ti renderanno la vita più bella. Ma devi mettere in questo fazzoletto i tuoi anelli, la collana e tutti i soldi che hai, poi devi avvolgerli e darmelo. La ragazza ubbidisce, avvolge i suoi averi nel pezzo di stoffa e li consegna alla zingara che recita chissà quale assurdo mantra e poi le ridà il fazzoletto. Ma mi raccomando, non aprirlo prima di mezz'ora se non perde efficacia. Avrai fortuna e amore. E si è allontanata con un sorriso. La ventenne ha seguito alla lettera le istruzioni e dopo trenta minuti ha aperto il fazzoletto: la magia c'era stata, in effetti, perché anelli, bracciale e soldi si erano trasformati in sassi. E a quel punto alla sconsolata giovane non è rimasto altro da fare che denunciare l'accaduto ai carabinieri. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino