Zelarino, finge di chiedere informazioni per una festa e svuota la cassa della Fattoria sociale: «Rubati 1.300 euro»

Finge di chiedere informazioni per una festa e svuota la cassa della Fattoria sociale: «Rubati 1.300 euro»
ZELARINO - Hanno finto di chiedere informazioni per una festa e poi, distratto il personale, rubato l’incasso della fattoria sociale. Questa coppia di ladri non si è...

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ZELARINO - Hanno finto di chiedere informazioni per una festa e poi, distratto il personale, rubato l’incasso della fattoria sociale. Questa coppia di ladri non si è fermata neppure davanti a un’associazione no profit come “La casa di Anna” di Zelarino.

Martedì mattina i due, un uomo e una donna, entrambi italiani, si sono presentati all’agriturismo di via Giuseppe Sardi. «Stiamo cercando il posto giusto per una festa, sarebbe possibile dare un’occhiata in giro ai vostri spazi?» E così, uno degli addetti della reception ha lasciato l’ufficio per accompagnare l’uomo per un tour della fattoria sociale. La donna, nel frattempo, è entrata rapidamente dentro l’ufficio riuscendo così a mettere le mani su una cassetta in cui si trovava l’incasso dell’agriturismo. 

Svuotata la cassa della Fattoria sociale

«C’erano circa 1.300 euro - racconta il fondatore, Piero Pellegrini - e alcune carte prepagate. Tempo mezz’ora, e abbiamo visto che l’hanno utilizzata per una piccola spesa in un supermercato, 14 euro». A quel punto, ovviamente, le carte sono state bloccate. «Sembra evidente - continua Pellegrini - che sapessero dove cercare. Sulla scrivania del dipendente, infatti, c’erano trenta euro ma la donna, quei soldi, non li ha nemmeno toccati. Probabilmente sapeva di avere poco tempo per svuotare la cassa dove mettiamo i pagamenti in contanti dei clienti». L’episodio è stato denunciato alle forze dell’ordine, ma è rimasto l’amaro in bocca. Perché la casa di Anna non è solo un agriturismo, è un laboratorio aperto dedicato alla disabilità. 

«Con quei soldi paghiamo stipendi, operatori sociosanitari, educatori. - conclude Pellegrini - parte di questo incasso inoltre era destinato ad un progetto sociale rivolto ad anziani malati di Alzheimer: il “Memory Garden”, un’iniziativa che proseguirà a settembre con l’obiettivo di costruire un giardino sensoriale per stimolare la memoria degli anziani affetti da questa patologia. Ma non ci arrenderemo. Un episodio isolato non ci scoraggerà nel proseguire il nostro impegno sociale e non ci impedirà di continuare a credere che tutte le persone abbiano diritto a una seconda possibilità nel bene».

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Il Gazzettino