Zaino trovato in spiaggia, scatta la mobilitazione. Ma il "disperso" era in treno

L’elicottero Drago dei vigili del fuoco di Venezia: ieri si è alzato in volo per il falso allarme di un disperso in acqua al Lido
LIDO DI VENEZIA - Per ore la convinzione era quella di essere diventati spettatori di una tragedia. Poi, come fosse un film comico, la scoperta che tutto quel can can era...

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LIDO DI VENEZIA - Per ore la convinzione era quella di essere diventati spettatori di una tragedia. Poi, come fosse un film comico, la scoperta che tutto quel can can era stato inutile e la persona che si pensava fosse annegata nelle acque del Lido, era in realtà - e da ore - seduta su un treno direzione Monaco di Baviera, Germania.


IN SPIAGGIA
La vicenda, paradossale alla fine ma capace di tenere il Lido con il fiato sospeso per tutto il suo svolgimento, inizia presto. Alle 7 uno dei bagnini del Blue Moon si accorge di uno zaino abbandonato sulla spiaggia. Attorno non ci sono teli da mare, né sdrai. In acqua non c’è nessuno e all’interno dello zaino c’è la vita di una persona racchiusa negli oggetti a lei più cari. Il portafoglio con tutti i documenti, le ciabatte, qualche vestito: ogni cosa era riposta con ordine. Particolari che fanno venire più di un sospetto all’addetto alla spiaggia. Il dipendente del Blue Moon attende per qualche minuto prima di pensare all’esito peggiore e far scattare la macchina delle ricerche.


L’ALLARME
In pochi minuti dal Blue Moon si sparge la voce in tutto il Lido: una persona è dispersa in mare. Forse ha avuto un malore, forse ha tentato un gesto estremo. Per tutti, la convinzione, è comunque quella di trovarsi nel cuore di una disgrazia. 
Alla ricerca partecipa ogni forza dell’ordine. Una motovedetta della Capitaneria di Porto inizia a setacciare il tratto di mare di fronte allo stabilimento di proprietà del Comune. Ad affiancarla c’è un altro scafo della polizia di Stato mentre una barca dei carabinieri scandaglia un’altra porzione di acqua. Gli agenti della polizia locale di Venezia, in servizio al Lido, controllano ogni strada attorno allo stabilimento mentre dal comando dei vigili del fuoco si alza anche l’elicottero per aiutare le ricerche dall’alto.


L’UNIVERSITÀ
Una pista da seguire la offrono i documenti trovati nello zaino: si scopre così che si tratta di un ragazzo austriaco, studente universitario iscritto allo Iuav. L’istituto di architettura diventa quindi il nuovo fronte delle ricerche: contattata dalle forze dell’ordine la segreteria dice tutto ciò che sa sulla carriera dello studente e dà anche un numero di cellulare per provare a rintracciare il ragazzo.


LA CHIAMATA


È la svolta, anche se è già passato mezzogiorno e la zona del Lido sembra essere il set di un film. Gli agenti riescono a contattare lo studente dopo decine di tentativi e quando lui risponde, dice senza troppi pensieri di essere salito sul treno per Monaco e di non essersi accorto di aver abbandonato al Lido - forse dopo un tuffo pre partenza - tutta la sua vita. L’allarme quindi rientra e con lui le imbarcazioni della polizia, dei carabinieri e della Capitaneria di Porto. Atterra anche l’elicottero dei vigili del fuoco e gli agenti della Municipale dichiarano chiuso il fascicolo di ricerche. Al Lido si sparge la nuova voce. E sono le 14. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino