VENEZIA - Calle San Basso intasata dai turisti e migliaia di zaini al deposito della Basilica di San Marco, senza controllo. Un problema che sconfina dalla viabilità...
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Ieri mattina Piazzetta dei Leoncini si presentava colma di turisti e soprattutto di scolaresche. Centinaia di giovani che arrivavano a scaglioni e si sedevano sugli scalini, si appoggiavano alle vetrine dei negozi o attorno alla vera da pozzo, con mucchi di zainetti lasciati anche a lato della Basilica, all'aperto. Avvicinandosi alla calletta laterale che dalla Piazzetta porta alla chiesa sconsacrata di San Basso, adibita a deposito bagagli per chi vuol accedere alla basilica, la situazione peggiora. Ci sono dei picchi di congestionamento durante la mattinata, e a tratti non ci si riesce proprio a muovere. Tutti in fila, comitive comprese, per entrare nella stretta calle, zaini sulle spalle e trolley in mano. E chi deve semplicemente passare, si trova imbottigliato. Qualcuno inciampa pure sulla mendicante a terra che chiede l'elemosina. All'interno dell'Ateneo di San Basso, gli operatori afferrano il più velocemente possibile gli oggetti, e li sistemano negli scompartimenti a muro. Nel deposito, passano ogni giorno migliaia di zaini che vengono sistemati e accantonati, ma non c'è nessun metal detector e nessuno operatore adibito al controllo. In Basilica con lo zaino non si può entrare, ma San Basso dista solo pochi metri e il suo secondo ingresso si affaccia sulla piazzetta dei Leoncin.
Il Gazzettino