Prima la riunione al tavolo tondo di Palazzo Balbi, poi il pranzo sotto la pergola di Palazzo Papadopoli, nel ristorante dell'hotel Aman, quello dove si è sposato...
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La riunione al Balbi è servita per tracciare il programma di lavoro da qui a fine anno. Oltre all'impegno per il referendum - e a Zaia piacerebbe organizzare un ritiro di due giorni, con sessione di lavoro mattutine e pomeridiane, per l'intera maggioranza - il consiglio regionale è atteso da un autunno caldo: «Abbiamo un sacco di provvedimenti da approvare». O anche da sfoltire, come il malloppo sulla semplificazione: si è deciso di lasciare l'adeguamento alle norme nazionali e comunitarie, ma di stralciare le modifiche di leggi regionali, come ad esempio il Piano casa. Per quelle ci saranno apposite sessioni di lavoro. In dirittura d'arrivo, invece, la modifica della legge elettorale regionale: la proposta che arriverà dalla giunta, oltre a recepire l'obbligo della doppia preferenza di genere, prevederà un aumento del premio di maggioranza e norme più chiare sulla ripartizione dei seggi. Ci sarà da affrontare anche il problema delle province più piccole: Belluno e Rovigo vorrebbe un consigliere in più (quindi tre e non due), ma questo andrebbe a discapito di Vicenza e Treviso. Altra novità, l'eliminazione del divieto di cumulo di cariche istituzionali: si potrà fare contemporaneamente (ma senza doppio stipendio) sia il consigliere regionale che comunale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino