TREVISO - «Il bollettino del caos Mare Nostrum/Triton oggi ci dice che in Veneto si sono persi nel nulla 20 migranti destinati a Santorso, scappati durante un sosta a Verona, e...
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«Il tutto mentre dei nordafricani circondano e aggrediscono dei carabinieri a Padova - accusa il governatore -. Sappiano a Roma che il Veneto e i veneti non sono disponibili a fare la parte degli ostaggi in casa loro, perché siamo gente paziente e ragionevole al punto che già ospitiamo più di 500mila immigrati regolari con una perfetta integrazione, ma a tutto c'è un limite». Il 'valium' che si sta tentando di somministrare ai Veneti, rincara Zaia, «non serve. Non serve continuare a dire che i profughi in Veneto sono 1.743: questi sono solo i dimoranti, mentre ne sono arrivati, fermati e passati, per ore o per giorni, ben settemila, spariti chissà dove; non serve dire che i controlli sono rigidi, perché gli unici reali sono quelli sanitari attivati dalla Regione; non serve arrampicarsi sui vetri dicendo che la Regione aveva approvato il Piano Nazionale di accoglienza nelle Regioni, perché quel giorno il Veneto disse un no chiaro e forte». «Serve invece coraggio istituzionale e trasparenza intellettuale nel rendersi conto che la situazione è totalmente fuori controllo e nel rendersi disponibili a trovare delle contromisure condivise con i territori».
Per quanto ci riguarda, conclude Zaia, «diciamo basta a qualsiasi nuovo arrivo fino a che il tremebondo Governo Renzi non troverà la forza e il coraggio di imporre all'Europa un vero Piano di accoglienza e solidarietà che non lasci l'Italia e le Regioni a combattere sole contro tutti, a cominciare dagli spregevoli commercianti di carne umana che alimentano questo doloroso e vergognoso esodo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino