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VENEZIA - «Stiamo tranquilli e niente panico. Siamo davanti a una popolazione - quella della Cina - che dopo due anni e mezzo di segregazione, con una oggettiva inefficacia dei loro vaccini, appena ha aperto le porte si è infettata». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, nel punto stampa di oggi, 30 dicembre a Palazzo Balbi, a Venezia, in cui ha parlato anche dell'evoluzione del Covid e del nuovo allarme proveniente dalla Cina.
«Probabilmente - ha aggiunto - siamo nella fase due, cioè quella in cui il virus attacca bronchi, gola, ma di respiratori e polmoniti bilaterali non se ne parla come una volta, l'evoluzione è che siamo nelle sottovarianti dell'Omicron. E' ovvio che la Cina sia grande, sarebbe come misurare la Sicilia con la Groenlandia, non diffonderei il panico, ma semmai l'importanza di tutelare fragili e anziani». Il governatore ha commentato infine il ritorno delle mascherine nei luoghi che ospitano persone fragili: «in ospedale dovremmo tenere a vita la mascherina, è una questione di rispetto. Spero che però finisca presto il green pass per accedere alle case di riposo, se no senza visite si ammalano psicologicamente».
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Il Gazzettino