Coronavirus Veneto, Luca Zaia, la DIRETTA di oggi, 6 aprile 2020. Cosa ha detto il governatore e cosa sta succedendo in Veneto. «Siamo a 150mila tamponi fatti, da...
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Veneti, senso civico straordinario
«I veneti mi stanno emozionando: hanno un senso civico straordinario, sono loro la vera arma contro il virus. Ho appena fatto Marghera-Conegliano, circa 60 chilometri, e non ho incrociato una sola macchina, a parte una pattuglia di carabinieri che mi ha fermato per un controllo». Lo dice il governatore della Regione Veneto Luca Zaia intervistato dal quotidiano Libero. «Da un mese e mezzo - racconta Zaia - praticamente, vivo nella sede della Protezione Civile. Dormo 4 ore, come ai tempi dell'università, alle 7 prendo l'auto, arrivo a Mestre, mi collego coi vertici nazionali, riunisco gli assessori alla Sanità Lanzarin e alla Protezione Civile Bottacin, e ci mettiamo al lavoro con l'unità di crisi. Torno a casa verso le 11 di sera». «Tutti fanno un lavoro straordinario. Durante il giorno - rivela il governatore del Veneto - non riusciamo a mangiare niente, se non patatine. Oggi non ce l'ho più fatta e ho portato un salame e un pò di vino».
Test sierologici al via in Veneto
Il presidente del Veneto annuncia che sono iniziati i test sui dipendenti della Sanità regionale, per convalidare che ci siano gli anticorpi neutralizzanti del virus. «In Veneto è cominciato il test sierologico. Siamo stati i primi a parlarne, ora è iniziata». Lo ha annunciato il presidente del Veneto Luca Zaia. «Questa - ha precisato - è una prova sierologica su un campione rappresentativo di 2-3.000 casi, di persone infettive e di dipendenti sanità, per cominciare a validare gli anticorpi neutralizzanti. Qualcuno dice che tutto è da dimostrare, altri dicono che la risposta serve per fare il vaccino. Se non bussi alla porta non te la aprono», ha concluso.
Tamponi a tappeto: la strategia del Veneto
«Abbiamo puntato sui tamponi a tappeto, e per questo ho ricevuto parecchie critiche. Ne abbiamo fatti circa 150mila. Non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia, ma per ora siamo riusciti a contenere l'epidemia. Senza un intervento tempestivo saremmo qui a parlare di una situazione ancora più pesante». Così, il governatore della Regione Veneto Zaia, spiega la strategia usata dalla Regione per combattere il Covid - 19. «Ho chiesto - racconta Zaia ripercorrendo le tappe del contagio iniziato il 21 febbraio a Vo' Euganeo - di sottoporre al tampone tutti i cittadini di Vo', più di 3mila persone: i positivi erano 66 di cui 55 asintomatici. Se non li avessimo isolati subito e disposto la quarantena dell'intero paese sarebbe stata una catastrofe». «Fortunatamente - afferma - eravamo già preparati, il nostro dipartimento di prevenzione aveva predisposto il piano in caso d'emergenza. »Al termine dell'isolamento l'Università di Padova ci ha proposto di fare di nuovo il test a tutti i residenti: i positivi, alla fine - dice Zaia - erano solo 6.
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Il bollettino di oggi
Covid-19, contagio e vittime di oggi, 6 aprile 2020 in Veneto. I casi i positivi al Sars-Covid2 in Veneto sono stamane 11.588, 181 in più della rilevazione di ieri sera. Lo rende noto il bollettino della Regione Veneto. Calano i malati in terapia intensiva che sono 322, 5 in meno. I decessi sono 10, dato che porta a 609 il totale delle morti. I pazienti in area non critica sono 1.602 (17 in più). I casi attualmente positivi sono 9.943, quelli dei negativizzati virologici 983... (LEGGI TUTTO)
Coronavirus Veneto, cosa ha detto oggi Zaia
Contagio e vittime in veneto: Luca Zaia in diretta sul Facebook: cosa ha detto oggi 6 apirile 2020 il presidente della Regione.Morta una delle donne più anziane del Veneto
«Mi è giunta notizia del decesso di una donna di 107 anni di Farra di Soligo, una delle donne più anziane del Veneto».
Provvedimenti per il dopo Pasqua: va fatto
«Ho sentito il ministro Speranza e il presidente Bonaccini. Spero si possa lavorare insieme, c'è la disponibilità di tutte le Regioni nell'ottica di capire che ordinanze e Dpcm scadono alle ore 24.00 del giorno di Pasquetta». Lo ha sottolineato il presidente del Veneto Luca Zaia. «Due le alternative - ha aggiunto -: si costruisce un provvedimento successivo, di qualsiasi tipo sia, o per sbloccare o per fare altre regole. Per tramite del nostro coordinatore Bonaccini abbiamo dato la disponibilità a lavorare». «Ci vuole un provvedimento per stabilire nuove regole, abbiamo una settimana va costruito subito, altrimenti si arriva all'ultimo minuto. Per noi veneti questa è al settimana definitiva, avete visto le terapie intensive sono diminuite di altre otto unità, stiamo ospitando da qualche giorno anche pazienti da fuori».
Pasqua e Pasquetta: vietata l'aggregazione
«Io sono qua a Pasqua e Pasquetta, l'ordinanza vieta ogni forma di aggregazione, pubblica o privata, se volete fare un lavoro di squadra per salvare la vita ai veneti, dovete stare isolati: propongo la Pasqua e Pasquetta in differita come pranzi e scampagnate, non come rito religioso, sia chiaro».
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Coronavirus, riaperture: cosa succedera'
«Dobbiamo partire dai dati epidemiologici e dalle indicazioni del mondo della Sanità, io vorrei aver già riaperto ma non possiamo permetterci il rischio di ricadute. Immagino che avremo sempre una fase di transizione prima di arrivare a regime, con ospedali di riferimento, guardia alta e attività che gradualmente tornano alla normalità, e attenzioni particolari per alcune fasce di età».«Allentamento sulle aperture dei negozi? Dobbiamo vedere come va la settimana, giovedì dirò quali sono le nostre scelte. Può riportarci nell'oblio o portarci allo svuotamento degli ospedali». Lo ha sottolineato il presidente del Veneto, Luca Zaia. «Siamo arrivati - ha ricordato Zaia - allo stress test degli ospedali, dove a un certo punto i posti si contavano sulle dita di una mano. Se non si ferma l'ingresso agli ospedali, tutto va in collasso. Al momento quello che fa paura ai sanitari sono le aggregazioni di persone», ha concluso.
Riapertura su 500-600 lavoratori
«Può essere una via, ma la riapertura delle aziende non compete a noi, aspettiamo di capire cosa vuol fare il governo. Venerdì capiremo quale sarà il trend e cosa fare».
Cosa succede quando si riapre?
«Nel momenti in cui si apre cosa accadrà con il virus? Il virus c'è, non è scomparso. Questa settimana può riportarci nell'oblio o portarci verso la riapertura».
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Il Gazzettino