SAN DONÀ - Condannata dalla Corte dei conti a risarcire 50mila euro allo Stato per gli emolumenti considerati eccessivi all'ex segretario Ornello Teso. Un'altra tegola...
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In sostanza si sostiene in sentenza che Teso è stato pagato con uno stipendio eccessivo e non in linea con le sue competenze (non è laureato) e che la Zaccariotto in virtù delle sue conoscenze e capacità di amministratrice avrebbe dovuto rilevare l'anomalia. Al telefono l'ex presidente della Provincia e oggi assessore della Giunta Brugnaro non nasconde l'amarezza: "Mi si contesta in sostanza di non essermi opposta a decisioni e procedure completamente in carico ai dirigenti, che teoricamente sono pagati per questo. In questo caso cioè il politico, ovvero la sottoscritta, avrebbe dovuto contrastare un atto amministrativo. Mi pare sinceramente una forzatura inconcepibile".
La Zaccariotto annuncia che si opporrà alla sentenza della Corte dei conti. Nella sentenza si rileva per altro la singolarità del fatto che la Procura non ha ritenuto di optare per l’esercizio dell’azione risarcitoria anche nei confronti di Giuseppe Panassidi, all’epoca dei fatti direttore generale dell’amministrazione provinciale.
Il Gazzettino