OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
SAN DONÀ - L'ex sindaca Francesca Zaccariotto assolta perché il fatto non sussiste e sarà il Comune a pagare le parcelle degli avvocati che la hanno assistita. In totale 200mila euro suddivisi tra tre legali, in base alle rispettive competenze e consulenze: i penalisti Fabio Pinelli e Renzo Fogliata e l'amministrativista Carlo Alberto Tesserin dello studio Cacciavillani, con somme in parte anticipate dalla stessa Zaccariotto, ora assessora ai Lavori pubblici di Venezia. La legge, infatti, stabilisce che per sindaco, assessori e dirigenti il pagamento dell'assistenza legale spetti all'ente in cui viene svolto il servizio, in questo caso, appunto, il Comune.
LA SCELTA
Zaccariotto, in accordo con i legali, aveva scelto il rito ordinario conclusosi nel febbraio del 2020 perché il fatto non sussiste, ossia non aveva favorito Luciano Maritan.
AL VERTICE
Quando è iniziata la vicenda giudiziaria, infatti, Zaccariotto era in auge: sindaca, presidente della provincia, esponente di punta della Lega. «Ripensando a questa storia resta comunque un grande amaro in bocca per aver pagato anche un scotto politico continua Oltre alla vicenda personale come madre, moglie, figlia, tra i risvolti pubblici si metteva in discussione un compenso di 1.500 euro per un lavoro socialmente utile. E sempre per il Comune è diventata una spesa giudiziaria di tale entità, quando il criterio di costi e benefici è uno dei cardini della pubblica amministrazione. Tra l'altro non mi difendevo per aver intascato nulla, ma per dover dimostrare che non c'era stata violazione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino