ROVIGO - È salito a quota 50 il numero dei casi di West Nile registrati in Polesine, da quando lo scorso 27 giugno il primo episodio, in forma neuroinvasiva, era stato...
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Sempre martedì, nel bollettino di sorveglianza diffuso dalla Direzione prevenzione dell’Area Sanità e Sociale della Regione, i casi di West Nile confermati in Veneto sono stati complessivamente 197. Cioò significa che se ne sono aggiunti altri sei in più rispetto al bollettino della settimana precedente.
I casi rilevati in provincia di Rovigo, dunque, risultano essere oltre il 25 per cento del totale regionale, con quattro decessi tra i 14 episodi letali in Veneto.
I casi di West Nile in Polesine sono maggiori tra gli uomini (30) e solo sei pazienti hanno meno di 40 anni. Le forme neuroinvasive, vale a dire quelle più gravi, sono ben 17 in Polesine sui 50 casi accertati. Epicentro, il portale per l’accesso all’informazione epidemiologica, evidenzia che i sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1 per cento delle persone infette (una ogni 150).
Quindi in Polesine la statistica è ben più alta, con 17 forme neuroinvasive su 50 casi totali. E l’età media delle persone con malattia neuroinvasiva accertata in Polesine o tra residenti, è di 58 anni. Quattro dei 50 casi complessivi locali riguardano residenti fuori provincia, a Venezia, Vighizzolo d’Este e due casi a Cavarzere.
Sono 23 i comuni polesani con casi di West Nile. Quelli inseriti in classe 1, cioè tra i comuni con almeno due casi di contagio a persone, sono Adria (3 casi), Badia Polesine (4), Bergantino (3), Castelmassa (2), Fiesso Umbertiano (2), Giacciano con Baruchella (2), Lendinara (3), Occhiobello (2), Polesella (2), Rovigo (4), Trecenta (4), Villadose (2), Villamarzana (2), Villanova del Ghebbo (2). E poi Bagnolo di Po, Canaro, Corbola, Fratta Polesine, Gaiba, Guarda Veneta, Lusia, San Martino di Venezze e Stienta sono quelli dove è stato registrato finora, in ogni territorio, almeno un caso di contagio umano, e quindi rientrano in classe 2.
È nei comuni in classe 1 e 2 che viene adottato anche il Piano straordinario di disinfestazione dalle zanzare che i tecnici della Direzione Prevenzione della Regione hanno definito in seguito al diffondersi del virus West Nile. Nei territori ancora senza casi di persone contagiate dalla “febbre del Nilo”, continuano gli interventi di disinfestazione ordinaria, che restano necessari in ogni comune. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino