Acc Wanbao: produzione in salita, al via il rilancio, ma c'è il nodo dei 169 esuberi

Acc Wanbao: produzione in salita, al via il rilancio, ma c'è il nodo dei 169 esuberi
BELLUNO - La Wanbao Acc, colosso nella realizzazione di compressori, è in lenta ma progressiva ripresa. Lo afferma la dirigenza cinese, in risposta ai toni allarmistici che...

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BELLUNO - La Wanbao Acc, colosso nella realizzazione di compressori, è in lenta ma progressiva ripresa. Lo afferma la dirigenza cinese, in risposta ai toni allarmistici che troppo spesso ammanterebbero di negatività lo stabilimento zumellese. Le difficoltà iniziali, seguite da «dolorosi» tagli del personale, sembrano ormai superate, aprendo una strada alla crescita attraverso nuove fette di mercato. Ricerca e giovani sono i cavalli in gara.

Lo stato di salute della Wanbao Acc è stato oggetto, ieri, di un incontro della dirigenza con la stampa.
«Questa è un'azienda dove si cerca di integrare la cultura cinese con la mentalità italiana; è un'azienda che grazie agli investimenti cinesi può ancora vivere, progettare ed investire introduce il direttore del personale Marco Baschirotto -. I piani che abbiamo per fine anno sono tutto sommato positivi, perché andremo leggermente oltre ciò che era previsto nel piano industriale. E questo ci conforta. È una realtà, quella dello stabilimento di Mel, che talvolta viene dipinta più negativa di quella che realmente è».
I volumi produttivi previsti nel piano industriale di salvataggio saranno superati entro l'anno di 50mila pezzi per un totale di un milione 750mila.

«Siamo leggermente al di sopra del previsto - ha spiegato Baschirotto -, ma ben al di sopra del milione 200mila degli anni precedenti. La crescita, quindi, c'è. Il mese di settembre sarà determinante per capire quali sono i programmi dei clienti e capire su quali numeri andremo il prossimo anno».
Per il 2018 si prevede di arrivare a 2 milioni 510mila pezzi per salire a 2.758.000 nell'anno successivo e a 3 milioni nel 2020.
Allargare il mercato è la visuale indispensabile.
«Attualmente prosegue Baschirotto stiamo cercando nuovi mercati. Un esempio per tutti è l'Iran, dove ci stiamo dando da fare per vendere i nostri prodotti. Inoltre, si sta lavorando per riconquistare la fiducia di un vecchio cliente perso negli anni».
Ma gli orizzonti sono ben più ampi, e guardano al mercato dell'Algeria, Russia e Cina, solo per citare alcuni esempi.


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Il Gazzettino