Crisi Wanbao: lettera dei 290 operai contro la serrata dei fornitori

La protesta dei lavoratori Wanbao-Acc a Roma
BORGO VALBELLUNA - Dalla Safilo alla Wanbao-Acc di Mel non c’è pace per l’industria bellunese. A rischio altri 290 posti di lavoro dopo la decisione della...

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BORGO VALBELLUNA - Dalla Safilo alla Wanbao-Acc di Mel non c’è pace per l’industria bellunese. A rischio altri 290 posti di lavoro dopo la decisione della proprietà di cinese di mollare lo stabilimento, unico in Italia a produrre compressori di alta gamma per la refrigerazione domestica. A minare il salvataggio, avviato in extremis dal Ministero dello Sviluppo attraverso un commissariamento che avrà il compito di traghettare l’azienda ad una nuova proprietà, la paura dei fornitori di finire in una nuova trappola dopo che alcuni di loro erano già rimasti scottati con il fallimento Acc Compressors.

A far cambiare loro idea, ci provano oggi i lavoratori con una toccante lettera aperta firmata dalle Rsu. Eccola.
«Noi, 290 dipendenti della Wanbao-Acc, quelli che hanno manifestato davanti al Consolato Cinese di Milano, quelli che hanno presidiato il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, quelli che hanno camminato affianco ai Vescovi, ai Sindaci sulle strade della nostra provincia per raggiungere un solo obbiettivo:la salvezza del nostro stabilimento.
«Abbiamo accettato la riduzione degli stipendi pur di garantire un futuro allo stabilimento di Mel, crediamo nelle nostre capacità di produrre compressori: un valore aggiunto riconosciuto dai nostri clienti, che da tempo altrimenti ci avrebbero già abbandonato. Vi chiediamo di sostenerci».
«Comprendiamo bene che dietro ogni singolo prodotto da voi fornito c’è un lavoratore e la sua famiglia, siamo a conoscenza degli sforzi che Voi avete già dovuto sostenere dopo la disastrosa amministrazione Ramella, crediamo però che la continuità produttiva dello stabilimento di Mel possa essere un’opportunità per tutti. Oggi ci sono tutte le condizioni per rilanciare lo stabilimento, noi ci crediamo e ci stiamo già impegnando per raggiungere questo risultato, evadendo tutte le commesse richieste dai nostri Clienti. Vi chiediamo di sostenerci».

«In nome dei comuni valori che ci contraddistinguono riteniamo importante e fondamentale la vostra scelta a favore del nostro futuro. Garantire la continuità produttiva dello stabilimento è interesse di tutti: per i lavoratori Wanbao-Acc e per i lavoratori delle imprese fornitrici. La chiusura dello stabilimento porterebbe conseguenze negative per tutto il tessuto produttivo nazionale e una catastrofe per il territorio; per questo la Provincia, la Regione, il Governo, che ringraziamo, si sono uniti per generare una soluzione positiva. La soluzione oggi c’è, chiediamo di percorrerla insieme». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino