Voto in condotta abbassato agli studenti degli spari in classe, la prof non molla: «Non hanno imparato la lezione». E chiede i danni ai genitori legale

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ROVIGO - I voti in condotta abbassati - con un 7 e tre 6 - agli studenti che nel novembre scorso, all'Istituto Viola Marchesini di Rovigo, spararono pallini di gomma, facendosi riprendere con il cellulare (VIDEOnon fanno desistere dall'azione legale contro i genitori dei suoi alunni la professoressa Maria Cristina Finatti, vittima della vicenda.

«Quanto ha deciso ieri il ministro Valditara - sottolinea l'insegnante - mi ha fatto ovviamente piacere ma io voglio andare avanti con i miei avvocati per le conseguenze d'immagine che ho subito. È stata una decisione presa a Roma - aggiunge - ma è l'intera istituzione scolastica che deve cambiare, come sottolinea il ministro, a partire dalle classi numerose per finire con l'ora di ginnastica».

Finatti rimarca il fatto che la sua difesa legale è stata assunta gratuitamente da uno studio che, dopo aver letto quanto le era accaduto, ha deciso di starle al fianco.

Per Finatti «era ora che si rimettesse mano al voto di condotta». Parlando ai giornalisti, per la prima volta con un tono di voce sereno, la prof del Viola Marchesini ritiene che, in ogni caso, la punizione inflitta agli studenti possa non avere il risvolto educativo sperato. «Secondo me - afferma - quegli studenti non hanno ancora capito. Anche per questo continuo con la mia azione legale».

La prof chiede i danni

Entro l'estate sarà promossa dalla professoressa Maria Cristina Finatti «un'azione di risarcimento civile per danni d'immagine e morali». Lo spiega il legale dell'insegnante, Nicola Rubiero, confermando che la sua assistita intende rivalersi nei confronti dei genitori degli alunni che nel novembre scorso, all'Istituto Viola Marchesini di Rovigo, le spararono pallini di gomma, facendosi riprendere con il cellulare.

 

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Il Gazzettino