Volpe finisce nel laccio-trappola, proprietario del terreno nei guai: denunciato per maltrattamento di animali

La bolpe sedata
CAVALLINO - Bloccata con un laccio-trappola si è  divincolata per diverse ore, a liberarla i volontari, veterinari e l’agente della Polizia locale Paola...

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CAVALLINO - Bloccata con un laccio-trappola si è  divincolata per diverse ore, a liberarla i volontari, veterinari e l’agente della Polizia locale Paola Savoldello. Si tratta di una volpe, rimasta incastrata nella trappola posizionata in un terreno agricolo in zona di Ca’ Ballarin. Immediate le indagini nei confronti del proprietario del terreno con tanto di segnalazione in Procura.

Il salvataggio è avvenuto giovedì mattina, quando a dare l’allarme è stato un residente che ha notato una sagoma divincolarsi in un terreno. Immediatamente sul posto è giunta la Polizia locale con l’agente Paola Savoldello. Sul posto è stata rinvenuta la volpe incastrata nella trappola, con molta probabilità dalla notte precedente, tra l’altro con delle ferite al collo per effetto dei ripetuti tentativi di liberarsi.

Sul posto è stato richiesto anche l’intervento in supporto dei volontari dell’associazione animalista “Peluches” e di un veterinario della zona. Una volta sedato, l’animale è stato liberato, quindi stabilizzato e successivamente preso in custodia da un veterinario specializzato in animali selvatici, con successiva liberazione in un’oasi protetta nella zona di Rovigo.

Parallelamente gli agenti hanno avviato una serie di accertamenti nel terreno, rivenendo in totale 12 lacci-trappola e altri dispositivi di cattura artigianali. Tutti sono state sequestrate mentre nei confronti del proprietario del terreno sono scattati una serie di accertamenti con successiva segnalazione in Procura per maltrattamento di animali.

Non è la prima volta che a Cavallino-Treporti avvengono episodi simili. Negli ultimi anni più volte è stata segnalata la presenza di volpi in zona e le stesse avrebbero preso di mira diversi pollai uccidendo decine di galline. Per questo ci sarebbe stato chi ha impiegato trappole di questo tipo a ridosso dei propri terreni. Vale però la pena ribadire che l’utilizzo del laccio-trappola, oltre ad essere illegale, è da considerarsi un mezzo di cattura cruento. La trappola, infatti, nell’imbrigliare l’animale catturato, ne causa la morte lentamente, tra atroci sofferenze, come conseguenza delle procurate lesioni interne. Per questo è stato ribadito l’invito, per chi dovesse notare una volpe aggirarsi nella zone agricole, di allertare sempre gli agenti della Polizia locale, gli unici autorizzati alla cattura di questi animali grazie all’utilizzo di gabbie speciali che permettono poi la successiva liberazione delle volpi in aree protette.  

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Il Gazzettino