Viaggio da inferno con Volotea Cento turisti bloccati a Creta per ore

Viaggio da inferno con Volotea Cento turisti bloccati a Creta per ore
VENEZIA - Viaggio da incubo per un centinaio di passeggeri, tra cui alcuni bambini, che la scorsa notte dovevano rientrare con un aereo Volotea dall'aeroporto Heraklion di...

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VENEZIA - Viaggio da incubo per un centinaio di passeggeri, tra cui alcuni bambini, che la scorsa notte dovevano rientrare con un aereo Volotea dall'aeroporto Heraklion di Creta a Venezia.


L'aereo al Marco Polo alla fine è atterrato 12 ore dopo l'orario previsto ed ha portato con sè un bagaglio di proteste che potrebbe avere degli strascichi.



A raccontare cosa è successo è una signora di Venezia, Laura Sabbadin, che si trovava a bordo del volo. «Martedì sera alle 23.15 ci hanno fatto salire e sembrava tutto regolare - dice -. Poi, alle 23.50, ci avvisano di un problema tecnico ai freni. Passano altri 40 minuti e a mezzanotte e mezzo ci fanno scendere: l'aereo non può decollare e serve che dall'Italia arrivi un nuovo velivolo che però non potrà atterrare prima delle 5 del mattino».



Mentre i passeggeri vengono rifocillati con qualcosa di caldo e un panino, pilota e assistenti di volo se ne vanno in hotel. «Alle 3.30 ci hanno comunicato che il volo sarebbe partito alle 12.30 e ci hanno proposto una sistemazione, ma avremmo dovuto pagare in contanti sia taxi che albergo per poi venir rimborsati. Per la conferma sull'orario di partenza ci avrebbero mandato un sms o una mail».

L'odissea prosegue.



Mail e sms non ne arrivano, ma sul tabellone dello scalo greco appare un nuovo orario di partenza: ore 20.30 di ieri. «A quel punto abbiamo protestato con forza. Non c'era nessuno di Volotea: sia in Italia che dall'estero i numeri di emergenza muti. Alla fine ci hanno garantito che sarebbe giunto un altro velivolo per le 11. Così, per fortuna, è stato. Alle 12 siamo partiti e siamo atterrati alle 13.30 a Venezia».



Ora come compensazione sono stati proposti prima un voucher da 10 euro, poi uno da 50. Ma per la signora Sabbadin non basta: «Presenteremo un esposto con i legali dell'Adiconsum. È disumano gestire una situazione così». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino