Aereo Volotea in panne per il temporale: «Imbarcava acqua». Aspettano 16 ore per partire

Aereo Volotea in panne per il temporale: «Imbarcava acqua». Aspettano 16 ore per partire
TREVISO - Il maltempo ha creato non pochi grattacapi anche ai turisti. In particolare a una coppia trevigiana che doveva raggiungere Olbia. Sveglia alle 4 con l'illusione di...

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TREVISO - Il maltempo ha creato non pochi grattacapi anche ai turisti. In particolare a una coppia trevigiana che doveva raggiungere Olbia. Sveglia alle 4 con l'illusione di arrivare dopo un'oretta di volo e di riposare al caldo sole della Sardegna. Invece, quel viaggio, per la trevigiana Alessandra Boccato e per il marito, si è trasformato in un'odissea. L'aereo, della compagnia Volotea, doveva partire da Venezia alle 6.30. «Quando siamo arrivati al terminal non pioveva e le operazioni di imbarco sono cominciate. Ma poi si è scatenato un temporale di intensità spaventosa. Ci hanno imbarcati uno alla volta con il portellone aperto e l'aereo che si inzuppava. C'erano 3 centimetri d'acqua all'entrata del velivolo perché la pioggia battente entrava di taglio», racconta Alessandra.


Imbarcati i 180 passeggeri è cominciata un'attesa di ore. Poi, tutti a terra. Nel terminal, altra attesa. «Ci hanno detto  che l'acqua aveva danneggiato l'aereo, ma ci hanno tenuto ostaggi in aeroporto fino alle 15 ora in cui ci è stato comunicato che l'aereo non era in condizione di partire e che avremmo dovuto attendere fino alle 22. C'erano uomini d'affari che hanno perso la giornata, famiglie con bimbi piccoli che piangevano. Inoltre ci hanno riconsegnato le valigie zuppe. Quello che c'era all'interno non è nemmeno riconoscibile. Un disastro». 

CAOS AD AMBURGO

Per un'altra famiglia di 4 persone il problema si è invece presentato ad Amburgo. I 4, lasciati a piedi da Ryanair, sono tornati a casa fino a Caerano dopo aver noleggiato un'auto e dopo 18 ore di autostrada. La famiglia doveva rientrare dopo una vacanza nella città tedesca ma l'improvviso e inspiegabile annullamento del volo le ha fatto vivere una vera e propria odissea. «Domenica scorsa -spiega Sergio Precoma- dovevamo imbarcarci da Amburgo per atterrare a Treviso. Alle 6 del mattino mi ritrovo con un messaggio sul cellulare in cui Ryanair diceva che il nostro volo era stato cancellato. Ci siamo precipitati in aeroporto e abbiamo trovato il caos, con tante altre persone nella nostra stessa situazione. Non c'era nessun back office della compagnia per fornirci spiegazioni». Ad aggravare la situazione la festività del Corpus Domini, molto sentita in Germania, con tutti gli aerei presi d'assalto dai turisti. «Ce n'era soltanto uno -continua Precoma- con biglietti al costo di 480 euro a persona e con posti non contigui nell'aereo, ma non potevo lasciare i miei due figli di 2 e 4 anni da soli seduti lontano da me e mia moglie. Abbiamo così noleggiato una vettura, siamo partiti alle 9.30 ed arrivati a casa alle 3.30 del mattino dopo». La famiglia Precoma chiede ora un risarcimento: «Certo: rimborso del biglietto e risarcimento per il danno subito. Ci siamo affidati a uno studio legale per vedere riconosciuto un nostro diritto».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino