Associazione ambulanze senza volontari: «Pronti ad assumere e formare due dipendenti»

L'associazione ambulanze
ROCCA PIETORE - Anche l’associazione ambulanze e protezione civile di Rocca Pietore, come fatto già da molti sodalizi di volontariato che operano nel settore del...

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ROCCA PIETORE - Anche l’associazione ambulanze e protezione civile di Rocca Pietore, come fatto già da molti sodalizi di volontariato che operano nel settore del primo soccorso, deve assumere del personale specializzato che possa supplire alla mancanza di volontari per la copertura dei turni che rimangono scoperti, considerato che il servizio deve coprire l’intero arco della giornata. 

L’ANNUNCIO
Il presidente del sodalizio Andrea Zanvit spiega: «L’Associazione Ambulanza di Rocca Pietore sta cercando due dipendenti a tempo pieno che possano lavorare nell’associazione. Trattasi di lavoro fisso e con buona stabilità, avente una buona varietà di mansioni (gestione sede, gestione mezzi, interventi in emergenza ed anche un po’ di lavoro d’ufficio a seconda del periodo stagionale) una buona occasione di lavoro stabile sul territorio; sono necessari i requisiti di conoscenza, competenza e formazione (Bls-D, Btls, ecc). Saranno altresì previsti dei corsi di formazione per chi non fosse totalmente formato». Chi fosse interessato potrà inviare una mail ad ambulanza.rocca@gmail.com.

LA CRISI
Una crisi di personale che ormai perdura da vari anni quella dei volontari delle ambulanze che lentamente ha messo in crisi le varie associazioni che con la fuoriuscita dei volontari per ragioni di limite di età o per altri motivi personali non sono riuscite a compensare con l’introduzione di nuovi giovani. Fattore questo dovuto in parte all’innalzamento dell’età pensionabile che non permette più a molti pensionati ancora in forze di inserirsi in questo tipo di associazione che richiede una preparazione professionale approfondita attraverso dei corsi di formazione e uno stage in pronto soccorso di varie ore. Mentre i giovani hanno difficoltà ad avvicinarsi a tali strutture in quanto lavorano e quindi determinati turni, specialmente quelli diurni, sono difficilmente coperti. 


Ecco quindi che l’unica possibilità per poter continuare a mantenere questo servizio primario sul territorio indispensabile specialmente per i Comuni montani che necessitano di avere l’intervento di un primo soccorso a chilometri zero o nelle immediate vicinanze è stata quella di ricorrere all’assunzione di personale specializzato per garantire il servizio 24 ore al giorno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino