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PADOVA - Una squadra di pronto intervento antidegrado, motivata e organizzata. Sono i membri dell’associazione “Retake”. Quando passano loro non cresce più nemmeno una lattina per terra. I luoghi tornano allo splendore di un tempo e i cittadini ringraziano. Anche l’amministrazione a dire la verità. Tanto che l’assessora al volontariato, Cristina Piva, l’altro giorno è andata a trovarli mentre erano in azione in via Eulero e ringraziandoli per il loro lavoro ha promesso che il Comune cercherà almeno di dare un contributo.
I LAVORI
Quelli di Retake, finora si sono arrangiati totalmente con le spese. Arrivano in un posto con un Ape car, e quello che c’è da fare lo fanno. L’ultima impresa nella sede di Matita Matta, centro ricreativo per ragazzi dell’assessorato Sociale. Era pieno di scritte e sporcizia lasciate da frequentazioni serali. Loro hanno ripulito e tinteggiato con il colore gentilmente fornito dall’Ater proprietario dell’immobile. Erano in 26, ragion per cui dopo meno di due ore avevano finito. E i ragazzini hanno chiesto di continuare: così hanno dipinto anche il portabici.
L’associazione a Padova è nata tre anni fa - spiega Luisa una delle animatrici insieme a Gabriele e Silvia - quando vediamo del degrado ci muoviamo. Siamo una ventina di persone di vari quartieri, anche cittadini stranieri che vogliono rendere un servizio alla cittadinanza. Ci prendiamo cura di luoghi pubblici, anche su segnalazione».
I CARTELLI
Sono talmente affidabili che pure il Comune li ha presi sul serio. «Con l’assessorato al Verde abbiamo fatto un progetto, nella primavera scorsa. Prima dello sfalcio sugli argini puliamo noi la zona. Perchè altrimenti le macchine sfrangiano tutta la plastica che trovano».
Ma l’attività svaria. «Ultimamente abbiamo fatto un accordo con l’assessore alla Cultura, Colasio.
Retake Padova ha ovviamente una pagina facebook e anche un calendario che aggiorna mese per mese con la programmazione degli interventi. E quando una pulizia si conclude viene avvisata l’Aps che sa che dovrà andare a prendere dei rifiuti particolari.
«È un’esperienza che giudico di straordinaria sensibilità per il bene comune - continua l’assessora Piva - Io spero che il Comune riesca a dare loro un riconoscimento pubblico in qualche modo. La nostra sede del sociale in via Eulero era veramente ridotta male, imbrattata e sporca. Adesso è di nuovo vivibile. Poi diventa anche un modo per socializzare. Si ritrovano infatti residenti che provengono da tutti i quartieri».
«A volte le segnalazioni ci arrivano, altre volte ci muoviamo noi - continua Luisa - abbiamo un canale whats app e uno su telegram per darci appuntamento. La soddisfazione più grande è vedere i residenti che si complimentano dicendoci: che bello, l’avevamo chiesto da anni».
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Il Gazzettino