Partirà oggi, venerdì 19 giugno, il primo volo di linea per passeggeri di Trieste Airport dopo il lungo blocco del lockdownd per l'epidemia da coronavirus. Il...
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Il primo volo charter dopo l'isolamento, invece, è atterrato mercoledì 17 giugno, a cura della Avion Travel che ha trasportato i propri passeggeri da Palermo all'aeroporto di Trieste.
Ma le priorità per lo scalo aereo del Friuli Venezia Giulia sono ristabilire i collegamenti aerei dell'Alialia per Roma e per Milano, dove per ora l’aeroporto di Linate, su cui Trieste Airport aveva il volo per rispondere alla clientela business, è ancora chiuso. Un'impresa frenata dalle riorganizzazioni societarie e operative della compagnia di bandiera tricolore, che dopo la chiusura per il Covid 19 ha al momento lasciato in secondo piano l'interesse a riattivare i due collegamenti, isolando di fatto la regione Friuli Venezia Giulia dalle due principali città italiane.
Sempre oggi, Alitalia ha comunicato di aver ricevuto dal gestore aeroportuale di Ronchi dei Legionari una quotazione tariffaria per il riavvio dei servizi aerei «incomprensibilmente più elevata - e per un ordine di grandezza superiore ad oltre il +100% - delle condizioni offerte alla concorrenza straniera. La Compagnia ha trasmesso ai vertici degli organi di controllo evidenze circa la discriminazione economica con la quale viene approcciata, atteggiamento imperante da parte della maggioranza degli aeroporti italiani. Come è ovvio l’efficientamento di Alitalia richiede anche di porre fine all’asimmetria competitiva esistente con le compagnie straniere che ricevono un servizio del tutto analogo».
Alitalia conferma quindi che il ripristino in corso dei collegamenti aerei è condizionato esclusivamente dalla velocità di risalita della domanda impattata dalla pandemia Covid-19 e, per l’appunto, «dall’ottenimento dagli aeroporti di condizioni economiche per il riavvio dei voli in linea con quelle offerte alle altre compagnie aeree».
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Il Gazzettino