Volantini con foto e proposte hard: «Sono perseguitata»

I volantini sono stati affissi nei luoghi pubblici, ma basta una foto postata sui social network a farli diventare virali
PREGANZIOL Da Preganziol a Mestre: i volantini con la sua foto affiancata a proposte sconce hanno tappezzato parchi pubblici, fermate dell’autobus, panchine e cestini. Una...

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PREGANZIOL Da Preganziol a Mestre: i volantini con la sua foto affiancata a proposte sconce hanno tappezzato parchi pubblici, fermate dell’autobus, panchine e cestini. Una sorta di versione “vintage” di revenge porn e bullismo di cui è caduta vittima una ragazza di origini marocchine. Ma l’autore di quello che ha tutta l’aria di essere un gesto di vendetta hai i giorni contati. Gli investigatori di due province (i carabinieri di Mogliano e la polizia di Mestre) stanno stringendo il cerchio su di lui.

PRIME AFFISSIONI Ad avviare le indagini, un mese fa sono stati i militari dell’Arma trevigiana, quando in alcune vie di Preganziol sono comparsi volantini diffamatori in cui una ragazza si offriva insieme a un’amica e alla madre per qualsivoglia pratica sessuale nella propria abitazione. Accanto all’annuncio c’erano due foto: quella della (presunta) ragazza e quella della (presunta) abitazione. In concomitanza al volantinaggio offensivo si erano registrati, nelle stesse zone, anche atti vandalici ai danni delle auto in sosta. Su cofani e fiancate erano comparsi dei graffi fatti di proposito. Nel mirino almeno una decina di macchine, compresa quella del consigliere comunale del PD Marco Malerba. Un fatto che aveva indignato cittadini e amministratori: i volantini erano stati prontamente rimossi e le indagini avviate dai carabinieri.

SECONDO EPISODIO Domenica altre ingiuriose affissioni, stavolta nel Veneziano nei giardini pubblici di via Einaudi, a Mestre. Stesso copione, diversa località. La foto della ragazza è tornata a tappezzare gli spazi pubblici, in un’area che i residenti utilizzano per far sgranchire le zampe al cane o per qualche minuto di riposo su una panchina all’ombra degli alberi. «Ciao sono...in arte...ricevo tutti i giorni a...dalle ore 22.00 alle 3.00. Se ti piace lo facciamo con l’amichetta più giovane di me o con mia mamma o tutti insieme. Di pomeriggio sono in via Piave e dintorni, sono porca» - si leggeva nei volantini affissi ad alberi, panchine, cestini. In tutto una cinquantina di fogli. I residenti non ci hanno messo molto a capire l’intento del gesto e hanno segnalato la cosa alla polizia. Sul posto sono arrivate le volanti della questura che hanno provveduto a rimuovere i volantini. Attraverso gli accertamenti ai poliziotti non ci è voluto molto a risalire al precedente trevigiano su cui stavano già indagando i militari.

L’INCHIESTA E ora il cerchio sta per chiudersi. Poco importa se si sia trattato di uno scherzo di cattivo gusto o di un colpo di testa di qualche ex fidanzatino geloso o deluso dalla fine di una relazione. Nel volantino sono riportate anche altre (irripetibili) frasi particolarmente offensive e violente e ci sono delle foto di due ragazze giovanissime che potrebbero essere facilmente riconoscibili. Senza contare che per quanto i messaggi si siano limitati all’area verde di via Einaudi, una banale fotografia con il cellulare potrebbe far diventare virale quello che sembra il caso tipo di bullismo. Il responsabile ora rischia anche una denuncia.

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Il Gazzettino