TREVISO - Utilizzava Internet per cercare le sue prede: contattava gli inserzionisti del web che vendevano moto di un certo valore, si presentava ben vestito e, con la scusa di...
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L'immigrato è accusato di 13 "colpi" compiuti tra le province di Treviso, Venezia e Padova, ma la squadra mobile ritiene che il numero sia maggiore. Agli appuntamenti il kosovaro si presentava con uno scooter rubato che lasciava in pegno alle vittime alle quali chiedeva, prima di pagare, di poter provare la moto - tutte in vendita ad una cifra sopra gli 8 mila euro. Una volta in sella, spariva.
Sulla base delle descrizioni fornite dalle vittime, la polizia ha individuato il kosovaro, già con precedenti, riconosciuto poi nelle foto e che è stato quindi arrestato. Ma catturarlo non è stato semplice, anche perché non aveva una dimora fissa. Individuato in un appartamento a Treviso, appena gli agenti hanno suonato il campanello Kraniski si è lanciato dalla terrazza, ad un'altezza di 5 metri ed è corso via di gran lena. Importante, ha sottolineato oggi il questore di Treviso, Carmine Damiano, l' apporto dei cittadini che da finestre e poggioli indicavano la strada presa dal fuggitivo agli agenti, alcuni dei quali si sono serviti di biciclette prestate da vari anziani. Alla fine l'uomo, mentre stava saltando l'ennesimo muro è stato agguantato energeticamente per i pantaloni da una poliziotta che con l'aiuto di altri tre colleghi l'hanno arrestato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino