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(video Costantini - Fotoattualità)
VENEZIA - In occasione della visita a Venezia della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, il "Gruppo Insieme". che raccoglie svariate associazioni remiere e di vela, le ha fatto pervenire una lettera inerente il moto ondoso. «Le scriviamo per sottolineare che il cambiamento climatico è originato anche dai comportamenti irresponsabili delle persone - si legge nel documento - Così, se da un lato abbiamo apprezzato vederla sfilare in Canal Grande in una tradizionale e sostenibile gondola a remi, dall'altro siamo rimasti esterrefatti nel vederla transitare a tutta velocità solcando il Canale delle Navi, nell'imbarcazione a motore che le è stata messa a disposizione dal Comune, scortata da diversi mezzi delle forze dell'ordine, portando così un suo piccolo contributo alla distruzione della città. Oggi, a Venezia, avrà luogo la 47. Vogalonga, un lungo corteo di barche a remi che sfila lungo 30 chilometri intorno a Venezia e la sua laguna. È una manifestazione molto partecipata, nata nel lontano 1975 come protesta contro il moto ondoso, ovvero le onde generate dal traffico a motore.
IL COMITATO
«Siamo un comitato che raggruppa 39 associazioni sportive che praticano la voga, la vela e la nautica a motore, più di 5mila persone che vivono i canali della città e della laguna con un atteggiamento rispettoso, attraverso imbarcazioni sostenibili, che si muovono solo grazie alla forza delle braccia e del vento, e che, purtroppo, vengono considerate un ingombrante ostacolo alla navigazione, da rimuovere per lasciare lo spazio alle potenti barche a motore che trasportano incessantemente turisti e merci a loro dedicate. Venezia e la laguna sono patrimonio Unesco, ma questo non basta a proteggerle. Chiediamo di aiutarci a far sì che Venezia diventi un vero modello di sostenibilità e preservazione, ad esempio pretendendo che tutti i progetti del Pnrr che riguardano Venezia e la sua laguna debbano tenere conto della mobilità sostenibile e, in caso contrario, vengano esclusi o corretti. Perché tecnologie, scelte politiche e sensibilità permettano di avere uno sviluppo moderno e insieme sostenibile».
BANDIERE BIANCHE
Lo stesso Gruppo Insieme si è ritrovato in Pescheria per annunciare la partecipazione alla Vogalonga con mezz'ora di ritardo: le barche del sodalizio, dapprima raggruppate a Punta della Dogana, porteranno a poppa bandiere bianche contro il moto ondoso. Per settembre, inoltre, è stato annunciato un referendum autogestito sempre sul tema del moto ondoso.
La Vogalonga ha spesso recato con sé proteste, sollecitazioni su varie problematiche, sempre tenendo fede alla sua connotazione iniziale: la lotta contro il moto ondoso, che già si affacciava preponderante mezzo secolo fa. «Per ricoverare e far scendere le barche in acqua ci servono spazi maggiori da gestire in modo più organico - racconta Antonio Rosa Salva, che sta lavorando con papà Egidio "Lalo", Massimo Zanotto, Piero Ragazzi, Guido Sesani, Duilio Stigher e Alessandro Visentin - Sarà un motivo di riflessione per il prossimo anno. Oggi (ieri, ndr) si è iscritto qualche ritardatario veneziano, ma i numeri sono confermati: duemila imbarcazioni iscritte e 7400 vogatori, che immergeranno ogni tipo di remo nei riflessi dell'acqua, come dal manifesto ricavato da un'immagine di Riccardo Roiter Rigoni, fotografo, scrittore e poeta».
Tullio Cardona
Il Gazzettino