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VITTORIO VENETO (TREVISO) - Chiedono con insistenza del denaro ad un commerciante “reo”, a loro dire, di aver utilizzato sul suo profilo social un’immagine coperta da diritto d’autore. Una società straniera, con sede anche in Italia, ha più volte contattato il negoziante via email pretendendo il versamento di una somma quale risarcimento per l’immagine utilizzata. Una truffa che la direttrice di Ascom Vittorio Veneto, Antonella Secchi, ha stoppato sul nascere. E ora invita quanti tra i suoi associati dovessero incappare in simili pretese a contattare l’associazione di categoria prima di procedere a un eventuale pagamento. «Se si tratta di truffe, ne scopriamo una di nuova ogni giorno» ammette Secchi che ha tra le mani questo nuovo caso che ha coinvolto un commerciante.
LA VICENDA
«Un associato -ripercorre- mi ha contattata per segnalarmi di aver ricevuto e di continuare a ricevere solleciti di pagamento o intimazioni di risarcimento danni per “aver utilizzato immagini di una certa società straniera”.
L’APPELLO
Questa è solo l’ultima trovata per incassare soldi a gente che, a fronte di una simile insistenza, spesso finisce per cadere nella trappola. «Peraltro -conclude Secchi- il caso ci offre lo spunto per invitare i nostri soci ad essere prudenti con i siti internet e i social: bisogna sempre essere certi delle immagini che si pubblicano, perché ci sono molte società più o meno reali che provano a estorcere denaro a chi magari non si è mosso con circospezione. E comunque, in caso di richieste di denaro, ci si rivolga sempre agli uffici di Ascom prima di pagare».
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