VITTORIO VENETO - La morte lo ha colto all'improvviso sul campo di calcio del Marco Polo Sporting Center di via De Nadai a Vittorio Veneto. Arresto cardiaco: questa la causa...
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La sera prima l'allenatore Marino Antonioli aveva chiamato Casagrande per ricordargli l'appuntamento. «Armando - ricorda il mister - mi ha detto di stare tranquillo: "il campo te lo sistemo io con il rullo più leggero, quello giusto". E puntuale come sempre Casagrande di buon'ora si è recato al Marco Polo e ha cominciato il suo lavoro». Non è dato sapere l'ora esatta, sta di fatto che alle 8 e tre quarti Antonioli è arrivato in campo ed è toccata proprio a lui lo scioccante scoperta. «Ho notato il rullo nella parte centrale del campo ma poco distante anche la sagoma di Armando -racconta l'allenatore-: sono corso, era immobile disteso con la schiena e le braccia aperte. L'ho chiamato, l'ho scosso. Invano, mi sono reso subito conto che non respirava. Era una brava persona, umile, un amico sempre disponibile».
Allertato il 118 sul posto in tempi certamente non brevi è giunta un'ambulanza da Conegliano e in seguito anche l'elicottero del Suem. Ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile.
Armando Casagrande aveva lavorato come operaio nel settore degli isolamenti con un'azienda del Vittoriese, una volta in pensione aveva riversato sul campo di gioco la sua passione per il calcio locale, la domenica era facile trovarlo allo stadio comunale al mattino per segnare il rettangolo di gioco e al pomeriggio per incitare la squadra. Ieri prima di Vittorio-Marano è stato ricordato con un minuti di raccoglimento. Il 72enne lascia la moglie Giuliana, figli Riccardo e Daniele. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino