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VITTORIO VENETO - Le bacia le mani e il braccio sinistro. Poi, dopo averla presa per le spalle, la tira verso di lui cercando di baciarla sulla bocca. Non ci riesce soltanto perchè interviene l'amica della 18enne, residente a Oderzo, paralizzata dalla paura. Tutto succede mercoledì scorso, in stazione dei treni, a Vittorio Veneto.
L'AGGRESSIONE ALLE 9.30
Le due giovani sono in attesa del treno quando giunge di spalle L.D., 47enne originario della Croazia, e residente a Puos d'Alpago. È ubriaco e non è nuovo a episodi del genere. Dipendente di una ditta di pulizie, ha a suo carico una condanna per violenza sessuale, già scontata: nel novembre del 2012 ha molestato una giovane, sempre in treno, a Puos d'Alpago. E un'altra condanna gli è stata inflitta per un'altra tentata violenza sessuale, questa volta commessa ai danni di una minorenne, a Quero, nel giugno del 2006.
Il 48enne è stato arrestato perchè alcuni cittadini, che avevano assistito all'assalto a sfondo sessuale di Vittorio Veneto, successo alle 9,30 del mattino, hanno fermato una pattuglia dei carabinieri che, fortunatamente, stava transitando nei paraggi. I militari dell'Arma hanno perlustrato i dintorni e hanno visto l'uomo che si stava allontanando, nella speranza di farla franca, verso i giardinetti pubblici, nelle vicinanze del bar Lux.
DISPOSTI I DOMICILIARI
Lo hanno arrestato e ieri, in Tribunale, si è tenuta la convalida e l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice dell'indagine preliminare, Marco Biagetti. La convalida si è conclusa con la misura cautelare dell'obbligo di residenza nel suo comune di origine e il divieto di accedere alla provincia di Treviso.
BRACCIALETTO ELETTRONICO
Il pubblico ministero Michele Permunian aveva chiesto la misura dei domiciliari con il braccialetto elettronico. Ma i precedenti, risalendo a una decina di anni fa, non sono stati fondamentali per la misura cautelare.
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