OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
POSSAGNO (TREVISO) - Vittorio Sgarbi nell'occhio del ciclone anche nella politica locale: l'amministrazione comunale guidata da Valerio Favero, viene chiamata in causa proprio sul sottosegretario alla cultura, nonché attuale presidente di presidente di Fondazione Canova. Il mandato in realtà è scaduto lo scorso anno, ma c'è stata una proroga "per dare continuità" alle celebrazioni del Bicentenario Canoviano, pertanto pare essere ancora il presidente in carica. Ma per la minoranza "Risvegliare Possagno" la posizione risulta, o dovrebbe risultare, vacante e quindi da ricoprire ed è per questo che ha chiesto chiarimenti con un'interrogazione, invitando l'amministrazione Favero a completare tutto il consiglio dell'ente, compreso il consigliere dimessosi nel 2020.
LE PERPLESSITÀ
Ivano Zatta non nasconde le perplessità sul nome di Sgarbi: «Alla luce degli ultimi fatti di cronaca che hanno visto coinvolto il professor Vittorio Sgarbi (una serie di conferenze e inaugurazioni, per le quali il sottosegretario avrebbe ricevuto sostanziosi compensi mentre la legge sul conflitto di interessi lo vieterebbe, ndr)- spiega nell'interrogazione - torniamo a chiedere al sindaco che intenzioni abbia.
IL PRIMO CITTADINO
Il sindaco Valerio Favero risponde: «Il consiglio di amministrazione di Fondazione Canova è rimasto volutamente e coscientemente in carica per poter chiudere le attività relative al bicentenario, terminate il 13 ottobre con la premiazione della borsa di studio e del bozzetto della medaglia commemorativa. Ora che sono state completate, abbiamo iniziato a fare le doverose valutazioni sulla nomina dell'eventuale nuovo Cda, ben prima quindi degli accadimenti degli ultimi giorni. Vanno valutati tanti aspetti, a partire dai grandi risultati raggiunti: oltre 72.000 visitatori nel 2022, rispetto ad una media precedente di 40.000 annui, con l'ottica di vincere le sfide future». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino