Show di Vittorio Sgarbi alla mostra: «Il catalogo? Mai visto uno così brutto»

Show di Vittorio Sgarbi alla mostra: «Il catalogo? Mai visto uno così brutto»
PORDENONE - Intorno a Giovanni Antonio de' Sacchis ci sarebbe «una difesa localistica quasi leghista», così ha ironizzato ieri Vittorio Sgarbi a Pordenone...

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PORDENONE - Intorno a Giovanni Antonio de' Sacchis ci sarebbe «una difesa localistica quasi leghista», così ha ironizzato ieri Vittorio Sgarbi a Pordenone che, seppur scherzosamente, se l'è presa a distanza soprattutto con Caterina Furlan, studiosa del Pordenone e professoressa all'università di Udine, con cui ha condiviso la curatela della mostra Il Rinascimento di Pordenone. «Il catalogo è il più brutto della storia. Inoltre manca qualsiasi dipinto di Tiziano, pittore che contraddistingue tutta la vita del Pordenone e che invece era necessario ci fosse. Invece no, quasi si volesse tutelare il Pordenone». È il primo attacco di Sgarbi. «Le foto sono da rifare ora che la mostra è allestita» affonda Sgarbi che poi passa al Parmigianino di cui ieri è arrivata in mostra l'opera Ritratto di Galeazzo Sanvitale, «il più bel ritratto del Rinascimento realizzato nel 1524, tra i due soggiorni del Pordenone a Piacenza e a  Cremona». Sulla scelta di inserire Tiziano, nonché sulla presenza o meno di quest'opera in mostra, secondo Sgarbi, ci sarebbe stata la divergenza di opinioni con Caterina Furlan, più concentrata sul Pordenone, che avrebbe dovuto dare l'ok a inserirla pur con una scheda mal digerita da Sgarbi, che a proposito ha contestato la co-curatrice. L'aggiunta successiva in realtà è dovuta al fatto che inizialmente il prestito non era garantito, vista la polizza da 50 milioni di euro poi notevolmente ridotta. Insomma lo sguardo più sull'epoca di Sgarbi si sarebbe scontrato con l'anima più concentrata a valorizzare il Pordenone di Caterina Furlan, come sottolineato ieri da Vittorio Sgarbi durante la conferenza stampa di presentazione della mostra Pordenone Experience, la mostra immersiva che il 7 dicembre inaugurerà in Galleria Bertoia e che completa la mostra principale. 

IL NOMEE anche su quest'ultima Sgarbi ha avuto da ridire contestando il titolo perché la parola Experience «evoca delle mostre fasulle, qui invece sono immagini di affreschi non trasportabili ma vicini a portata di visita». Raggiunta al telefono la professoressa Caterina Furlan ha preferito commentare con il silenzio: «In merito a quanto mi riferisce, non sono interessata a rilasciare alcuna dichiarazione né ad alimentare polemiche». Il catalogo (edito da Skira) nel frattempo è andato esaurito, indice di successo nel primo mese di mostra che ha registrato «settemila presenze, il migliore record per le mostre organizzate in questi ultimi anni dal Comune» ha spiegato l'assessore alla Cultura Pietro Tropeano. «Abbiamo rifatto l'impianto illuminotecnico e messo il pagamento pos» ha aggiunto Tropeano. La mostra da ieri è al completo dopo il posizionamento delle ultime due opere, il Ritratto di Galeazzo San Vitale di Parmigianino e il Ritratto di Clemente VII di Sebastiano del Piombo arrivate dal Museo di Capodimonte dentro teche climatizzate.
Valentina Silvestrini Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino