​Visita con priorità 60 giorni per la neonata: ​«Fissata 9 mesi dopo»

Visita con priorità 60 giorni per la neonata: «Fissata 9 mesi dopo»
ADRIA - La sanità polesana finisce sotto accusa. Nodo del contendere le difficoltà di una neo mamma a prenotare alcune visite di controllo specialistiche per la...

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ADRIA - La sanità polesana finisce sotto accusa. Nodo del contendere le difficoltà di una neo mamma a prenotare alcune visite di controllo specialistiche per la sua piccolina di poco meno di 4 mesi. Un esame con priorità 60 giorni le sarebbe stato concesso solo dopo nove mesi. «Ho una bimba nata prematura. È bisognosa di numerosi controlli mensili da prenotare tra l'ospedale di Padova, dove è stata trasferita immediatamente dopo la nascita, e gli ospedali della zona dove abitiamo: Adria, l'ospedale dove è nata, e Rovigo, ospedale dove è stata ricoverata gli ultimi giorni prima di portarla a casa» spiega la signora F.G..


BENE A PADOVA
A Padova secondo la sua testimonianza funzionerebbe tutto alla perfezione. «Le visite all'ospedale di Padova sono state programmate al momento del trasferimento a Rovigo e in seguito telefonicamente, senza mai alcun tipo di problema. Hanno un sistema di messaggistica grazie al quale ti mandano un sms per ricordarti l'appuntamento».

ATTESE POLESANE
Prenotare le visite ad Adria o a Rovigo si sarebbe rivelata una vera e propria odissea. «Visite da prenotare nella mia Provincia? Si salvi chi può. Dovevo prenotare un'ecografia alle anche per la bimba. Ad Adria non c'era posto e ci siamo rivolti a Rovigo. L'appuntamento ci è stato fornito un mese dopo l'effettiva urgenza». Peggio ancora è andata con la visita cardiologica con elettrocardiogramma ed eco cardio? «Ad Adria non la fanno mentre a Rovigo bisogna aspettare il 2019. A Trecenta hanno un posto libero per 12 ottobre cioè quando mia figlia compirà 12 mesi. Questa visita doveva essere fatta entro agosto al massimo, come da lettera di dimissione ed impegnativa».

VIA VAI
Ci sarebbe anche dell'altro: «Ci ho messo tre giorni per prenotare. Alla prima telefonata il personale del Cup mi ha consigliato di sentire il medico se si può aspettare così tanto tempo - specifica la mamma -. Il medico mi ha fornito il suo parere favorevole. Richiamo quindi il giorno dopo. Altra persona del Cup mi comunica che la dicitura sull'impegnativa è errata. Richiamo il pediatra che invece mi conferma che da prontuario esiste quel tipo di esame. Chiamo in pediatria a Rovigo dove mi viene confermato che esiste quell'esame anche se quello suggeritomi dal Cup è più approfondito».

L'URGENZA

Infastidita la signora telefona a Padova. «A Padova non solo c'è posto ma mi dicono anche che l'esame esiste e deve essere fatto con la priorità dell'impegnativa, ovvero entro 60 giorni. Mi comunicano inoltre che a Rovigo devono darmi l'appuntamento. Richiamo il Cup. L'esame ora esiste ma il posto c'è solo il 12 ottobre a Trecenta» puntualizza la signora sempre più arrabbiata. Non è però finita qui. «Prenoto per il 12 ottobre ma mi invitano ogni tanto a richiamare per vedere se magari si è liberato un posto prima. Privatamente però il 19 marzo c'era posto». La signora si sente presa in giro: «Non sto prenotando un taglio di capelli...». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino