West Nile, positivi tre donatori: bloccate le sacche di sangue

Tre donatori friulani positivi al virus del Nilo
FRIULI - Da uno a tre in sole 24 ore. Sino a sabato scorso il Friuli Venezia Giulia era rimasto immune al virus del Nilo. Poi il primo caso a Pordenone dove era stato...

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FRIULI - Da uno a tre in sole 24 ore. Sino a sabato scorso il Friuli Venezia Giulia era rimasto immune al virus del Nilo. Poi il primo caso a Pordenone dove era stato trovato positivo il sangue di un donatore all’interno della sacca e ora altri due a Udine.

«Grazie al sistema di monitoraggio messo in campo in Friuli Venezia Giulia dal coordinamento del Dipartimento trasfusionale del Servizio sanitario regionale - spiega l’assessore alla sanità, Riccardo Riccardi, sono stati individuati ulteriori due casi di positività al West Nile virus, tra i donatori di sangue della nostra regione. Complessivamente i casi salgono quindi a tre: uno nell’area di Pordenone e due in quella di Udine. Tutti sono in buona salute e le loro condizioni non destano preoccupazione; le loro donazioni sono state individuate e bloccate, a conferma dell’efficacia della rete di controllo messa in campo».


L’assessore ha anche evidenziato il fatto che in Friuli Venezia Giulia vengono adottate le misure di sorveglianza per la prevenzione della diffusione di questo virus seguendo le linee dettate dal Ministero della Salute. L’attenzione è particolarmente alta nella stagione estivo - autunnale, periodo di massiva diffusione del virus. Nelle aree in cui la malattia viene identificata nelle zanzare o negli equidi viene adottato un test specifico su tutte le donazioni di sangue ed emocomponenti e viene sospesa temporaneamente per 28 giorni la donazione per i cittadini che hanno soggiornato in quelle zone. 


Il vicegovernatore ha spiegato che nel 2022 i primi riscontri di zanzare positive al West Nile in Friuli Venezia Giulia sono avvenuti a metà luglio a San Vito al Tagliamento, a San Canzian d’Isonzo e a Palazzolo dello Stella. La Direzione centrale salute, in sintonia con la rete trasfusionale, ha quindi precauzionalmente inserito immediatamente il test del West Nile per tutti i donatori, al fine di garantire la massima sicurezza del sistema trasfusionale. In Fvg si donano più di 80mila unità di sangue ed emoderivati all’anno, quindi ci si attendeva un possibile riscontro di positività. I tre donatori risultati positivi stanno bene. I soggetti colpiti verranno sottoposti ai prelievi di conferma e saranno seguiti dai Servizi trasfusionali per quattro mesi, poi potranno riprendere a donare senza alcuna limitazione. Proprio ieri il donatore di Pordenone stava aspettando la conferma della positività dopo che era stato effettuato il secondo prelievo e inviato in laboratorio per il doppio test. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino