Sospettano un ictus, ma è stato colpito di nuovo dalla Febbre del Nilo

Sospettano un ictus, ma è stato colpito di nuovo dalla Febbre del Nilo
ROVIGO - Novembre è ormai alle porte, ma l’onda lunga dell’estate nera del West Nile continua a far sentire i propri effetti. Mercoledì, infatti,...

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ROVIGO - Novembre è ormai alle porte, ma l’onda lunga dell’estate nera del West Nile continua a far sentire i propri effetti. Mercoledì, infatti, è stato ricoverato in Rianimazione un 61enne di Rovigo che si trova in condizioni critiche a causa di una manifestazione neuroinvasiva del virus. A rendere preoccupante il quadro, aprendo la necessità di un vero e proprio fronte di studio medico, sembra essere il fatto che l’uomo rappresenterebbe un primo caso di “riattivazione” del virus. Ovvero, la febbre del Nilo era come scomparsa, tanto da portare, lo scorso 3 settembre alle dimissioni del paziente che era stato ricoverato il 25 agosto, salvo poi ripresentarsi nuovamente. Il 61enne rodigino,  infatti, immunodepresso per una grave patologia, era stato nuovamente ricoverato il 14 ottobre, nel reparto di Neurologia. Ma i sintomi che apparentemente lasciavano pensare a un ictus, erano in realtà quelli dell’aggressione del virus che è tornato a colpirlo. Era stato il 36esimo dei 52 casi accertati di contagio da West Nile registrati da giugno, fra i quali anche cinque morti. Oltre a un caso di dengue che, tuttavia, risulta di “importazione”, essendo stata contratta all’estero. Nel bollettino della sorveglianza nazionale del West Nile, del 25 ottobre si riporta come quest’estate «sono stati segnalati 561 casi umani confermati di infezione da West Nile: di questi, 224 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (62 in Veneto), di cui 41 deceduti.
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Il Gazzettino