Virus Ebola, il Veneto allerta le Asl: «Tenere la guardia alta»

Virus Ebola, il Veneto allerta le Asl: «Tenere la guardia alta»
VENEZIA - Scattano le misure precauzionali contro il virus Ebola anche in Veneto per «rafforzare i collegamenti operativi con i servizi di emergenza sanitaria territoriale». È...

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VENEZIA - Scattano le misure precauzionali contro il virus Ebola anche in Veneto per «rafforzare i collegamenti operativi con i servizi di emergenza sanitaria territoriale». È la circolare del ministero della Salute sulla malattia del virus Ebola che il settore Promozione e sviluppo igiene e sanità pubblica della Regione del Veneto ha inviato a tutte le Asl.


«Lo scopo è quello di mettere in atto, qualora necessario, le azioni di competenza in riferimento ad arrivi diretti o indiretti dai Paesi africani colpiti dall'epidemia in atto di Ebola, per casi che presentino sintomi riconducibili alla malattia», sottolinea in un comunicato la Regione, ricordando le notizie incontrollate sul rischio di approdo in Italia della malattia stanno circolando da alcuni giorni sul web. La nota inviata alle Asl venete fa riferimento anche all'atteggiamento tranquillizzante dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) che al momento, sulla base delle informazioni correnti disponibili, non raccomanda restrizioni a viaggi o a rotte commerciali da applicare ai Paesi interessati dall'evento.

Non c'è nessun caso Ebola tra i migranti soccorsi dalle navi della Marina Militare impegnate nell'operazione militare ed umanitaria Mare Nostrum nel Mediterraneo. «Se ci fosse stato, l'avremmo già saputo. Al momento non ci risulta nessuna segnalazione da parte dei nostri medici impegnati sulle navi», sottolinea l'ufficio pubblica informazione del Comando in Capo della Squadra Navale della Marina. «Da tempo sono previsti rigidi protocolli sanitaria da rispettare nel soccorso in mare dei migranti - proseguono dalla Marina - I medici e il personale del Corpo Sanitario della Marina usano guanti, tute, mascherine e copri scarpa sterili». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino