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PORDENONE - Il Natale si avvicina. Ma in questo momento parlare di festività, a Pordenone, significa scontrarsi con un muro di gomma. Non perché manchi la volontà di organizzare i soliti eventi che animano il periodo di dicembre e di inizio gennaio, ma perché le ultime disposizioni del Governo non permettono di creare nulla che si possa nemmeno avvicinare a quanto ideato e realizzato negli anni passati.
LA DECISIONE
Niente casette, né quelle enogastronomiche né tanto meno quelle puramente commerciali e di oggettistica, niente capodanno in piazza XX Settembre, niente eventi collaterali. Niente di niente. La situazione sul fronte dei contagi da Covid-19 sta preoccupando e, almeno per adesso, non metterebbe nemmeno nelle condizioni gli organizzatori di pianificare un programma di lungo respiro. L’entusiasmo ci sarebbe pure, mancano però le possibilità. L’ultimo Dpcm, che dovrebbe durare fino al 3 dicembre, non lascia molte interpretazioni. E, come se non bastasse, il premier Conte, sentito il Comitato tecnico scientifico, per Natale ha già fatto intendere che saranno bandite feste e ritrovi vari. Persino i baci e gli abbracci saranno vivamente sconsigliati. Nessuno spiraglio, almeno in questo momento, perché ci possa essere un’inversione di tendenza. Anche se, in caso di (improbabili) cambiamenti, i vari gruppi di lavoro, compresi cori e bande, sarebbero impiegabili da subito.
L’INCONTRO
La macchina organizzativa del Natale a Pordenone si sarebbe dovuta trovare martedì ma, dopo la notizia del contagio del sindaco Alessandro Ciriani, tutto si è bloccato. Al di là dell’aspetto sanitario, il primo cittadino sta continuando comunque a lavorare dalla camera da letto di casa sua. «Ci stiamo organizzando per le luminarie – sostiene Ciriani – e per creare comunque un clima di serenità che, visto il periodo che stiamo attraversando, potrebbe portare un minimo di gioia nelle famiglie. La parola d’ordine è quella di evitare assembramenti e, proprio per questo, abbiamo desistito dal pensare ad iniziative che possano richiamare decine o centinaia di persone». L’escamotage, per dire il vero, ci sarebbe pure: ripristinare il modus operandi di quest’estate, quando per accedere ai singoli eventi era necessario prenotarsi, registrarsi e stare rigorosamente seduti sulla propria sedia.
LA DIFFERENZA
«Un conto è l’estate – sentenza il sindaco – un conto è l’inverno. Sfido chiunque, con le rigide temperature che arriveranno tra qualche giorno, a stare seduto, anche per poco tempo, all’aria aperta. Non scherziamo: questa pandemia ci mette di fronte a scelte inevitabili che, come amministrazione comunale, saremo costretti a prendere». Ciò non significa, comunque, che l’aria natalizia resterà alle porte della città. Tutt’altro. Il Comune si sta attivando per potenziare il sistema di filodiffusione, portando così musiche ed atmosfere in tutte le aree centrali. In particolare lungo i due corsi principali.
I PARCHEGGI
Gli stalli di sosta blu (sia quelli su strada che in struttura) saranno gratuiti.
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Il Gazzettino